“La competenza in materia è del ministero dello Sviluppo economico – ha ricordato l’assessore -, ma la Regione vuole aiutare un’operazione delicata e complessa, salvaguardando l’emittenza locale”.
Lo stop è dovuto anche al fatto che nelle Marche “ci sono molte interferenze con le reti di altri Paesi, segno che non ci sono frequenze sufficienti per tutti”. “Siamo preoccupati – ha incalzato la Giannini -. Dobbiamo accompagnare emittenti che dovranno diventare gestori di rete (solo 4 o 5 hanno le potenzialità per farlo) e che hanno sostenuto degli investimenti, ma l’assenza di frequenze potrebbe non consentirne un uso continuativo”. E la mancata assegnazione delle frequenze sta già mettendo “in crisi l’informazione locale”, in particolare sul mercato pubblicitario.
Tuttavia, non è solo la Regione ad essere preoccupata: “Operatori e lavoratori sono in fermento e alcune emittenti hanno gia’ annunciato riduzione di personale”
Silvetti ha appreso “con soddisfazione” della costituzione del tavolo e ha chiesto di attivare “tutte le procedure necessarie per tutelare il diritto all’informazione e i livelli occupazionali”.