Rivolta degli utenti a San Donà e Jesolo: “Non paghiamo il canone”

Digitale terrestre di nuovo in tilt, centinaia di famiglie protestano a San Donà e Jesolo e si dicono pronte a non pagare più il canone. Mancata ricezione dei programmi, problemi di audio, quando non gli schermi del tutto privi di immagini. C’è chi ha comprato il decoder a buon prezzo e l’ha gettato via acquistandone uno più costoso, poi quelli che hanno sistemato l’antenna o acquistato la parabolica senza migliorare la ricezione. Il Comune aveva messo a disposizione gratuitamente una squadra di tecnici per controllare il sistemi di ricezione e consigliare, questa volta a pagamento, l’acquisto di nuove antenne o l’avvio di interventi risolutivi. Ma i problemi sono tornati. L’assessore Nello Teso ha chiesto un incontro con i tecnici per cercare di trovare una soluzione. A Portogruaro la sollevazione è stata popolare e ordinata, mentre a San Donà è ancora in ordine sparso, senza esiti concreti a parte l’iniziativa del Comune. «Non pagheremo più il canone – protesta F.N. di San Donà – questo è il solo e unico segnale forte che noi possiamo dare. C’è chi ha speso 2-300 euro per sistemare tv, decoder, antenne, o ha acquistato un televisore nuovo e non ha ottenuto nulla». La protesta sta montando anche a Jesolo. «Troppa gente lamenta la scarsa ricezione dei canali – aggiunge S.M. – e a questo punto il disagio interessa tutto il territorio che deve reagire e far sentire la propria voce. Anche nei negozi hanno illuso tutti che si potesse acquistare un decoder con 20 euro e dopo un mese questi strumenti erano già fuori uso».

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