Le due tappe di ogni vita umana: “La Vita e la Morte”: novità su BBC Knowledge

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BBC Knowledge, il canale tematico del gruppo BBC Worldwide disponibile in Italia su Mediaset Premium (canale 332) presenta una nuova stagione di programmi sorprendenti e appassionanti sui due punti da cui passa, inesorabilmente, ogni vita umana: la Vita e la Morte.

Si parte Lunedì 13 Maggio alle 21 con Tra la vita e la morte”

La medicina moderna ha reso più labile il concetto della morte. Questo documentario è ambientato in uno dei reparti britannici più specializzati nella cura dei grandi traumi cranici all’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge, dove oggi è possibile interrompere e perfino invertire il processo che conduce alla morte.

La tromboendoarteriectomia polmonare è una tecnica chirurgica che permette di abbassare di 18 gradi la temperatura corporea dei pazienti e bloccare la loro circolazione sanguigna prima dell’intervento chirurgico e per massimo un’ora. In questo modo, durante l’operazione, i pazienti non hanno né battito cardiaco né funzione cerebrale. Con il progresso medico che allarga i confini a noi conosciuti, la linea grigia che divide la vita e la morte diventa un argomento complesso e controverso.

Nel reparto di neurologia dell’Addenbrooke, la ricerca pionieristica cerca di identificare il ruolo sempre più fondamentale del cervello nella determinazione del confine tra la vita e morte. E’ in questo reparto che, per la prima volta, i dottori sono stati in grado di comunicare con pazienti in stato vegetativo. In futuro, le famiglie dovranno prendere decisioni molto difficili dal punto di vista etico per scegliere a quali terapie sottoporre i propri cari nel lungo periodo.

Tra la vita e la morte osserva in modo coraggioso il tema della morte, in un periodo storico in cui la medicina è in continua evoluzione e dove quello che un tempo era considerato impossibile, oggi non lo è più.

e Martedì 14 Maggio alle 21 si prosegue con “Ritorno dall’aldilà”

Questo affascinante documentario mostra in che modo la medicina d’urgenza stia cambiando grazie alle scoperte emerse da recenti ricerche sugli effetti delle basse temperature sulle cellule cerebrali morenti, consentendo ai medici di spostare così il confine tra la vita e la morte

In questo documentario il Dottor Kevin Fong, anestesista di terapia intensiva al London University College Hospital, racconterà ai telespettatori una storia che ha affascinato i medici di tutto il mondo: quella della studentessa norvegese Anna Bagenhom.

In seguito a un incidente sugli sci, la ragazza arrivò in ospedale con una temperatura corporea di 13,74 gradi, il suo cuore aveva smesso di battere dopo che era rimasta imprigionata per oltre 3 ore nel ghiaccio. Tuttavia, col tempo, Anna riuscì a guarire completamente. Le temperature glaciali avevano impedito alle sue cellule di morire.

Kevin ci mostra come la medicina si serva di questo processo per salvare delle vite umane. Incontra prima i chirurghi cardiovascolari della scuola di Medicina di Yale, che stanno di fatto “uccidendo” i loro pazienti al fine di salvarli, e poi un dottore di Boston che sta pensando di utilizzare per la prima volta le terapie di raffreddamento su un paziente vittima di un trauma. Un trattamento così radicale potrà mai funzionare? E, in caso di risposta affermativa, come influenzerà il nostro modo di porci di fronte alla morte?

Esiste una linea sottile tra la vita e la morte e, come Kevin scoprirà, una combinazione di pratiche mediche e progresso scientifico consentiranno ai medici di salvare vite che diversamente sarebbero perdute.

 

… la serie continua Mercoledì 15 Maggio con “Come uccidere un uomo”.

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