Emma D’Aquino conduce “Ribelli” su Rai 3

Protagonisti di “Ribelli”, il nuovo programma condotto da Emma D’Aquino, in onda su Rai 3 da sabato 10 settembre, saranno gli “uomini contro” che in vari campi hanno rotto gli schemi precostituiti, invertito la rotta, avuto il coraggio di affrontare ostacoli, rischi e sfide. Uomini e donne che si sono ribellati alle convenzioni e al sistema a costo di grandi sofferenze e solitudini, facendo leva solo sulla loro forza d’animo, talento e coraggio. I ribelli raccontati nel programma sono personaggi a tutto campo, ma soprattutto e prima di tutto uomini per il loro valore aggiunto: Papa Giovanni Paolo I, il testimone di giustizia Tommaso Buscetta, il campione sportivo Pietro Mennea e la giornalista Oriana Fallaci. 

Uomini e donne contro tutti e contro tutto pur di seguire le loro idee, i loro valori, mettendo a repentaglio la loro carriera, esponendosi a forti rischi e a critiche accese, suscitando amore e odio.  Ma facendo la differenza con gli altri, risultando diversi e unici.

La prima puntata sarà dedicata a Papa Giovanni Paolo I. In occasione della beatificazione che si è tenuta il 4 settembre a San Pietro, “Ribelli”, nella puntata in onda il 10 settembre, racconterà Albino Luciani, soprannominato il Papa del sorriso, già da vescovo di Vittorio Veneto prima e da patriarca di Venezia dopo, colpisce per la sua vicinanza agli ultimi, perché “Cristo era dalla loro parte”. I suoi modi semplici e genuini rompono gli schemi e fanno discutere. Ma il suo pontificato dura solo 34 giorni. Infatti, Papa Luciani muore all’improvviso il 28 settembre del 1978 lasciando il mondo sotto shock. La versione ufficiale, data da Radio Vaticana, parla di morte per infarto miocardico acuto, ma la sua morte è subito avvolta dal mistero. 

Ma perché Papa Luciani è considerato un papa ribelle? 

Un programma di Carlotta Bernabei e di Roberto Balducci, Matteo Di Calisto e Paolo Alati. A cura di Francesca Giovannetti, produttore esecutivo Cristina Carunchio, regia di Carlotta Bernabei, conduce Emma D’Aquino. 

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