Questa sera su Rai 1 torna la fiction con “Il commissario Nardone”

La nuova stagione della fiction si riapre con “Il Commissario Nardone”, un’appassionante serie in 6 puntate dedicata alla figura di un uomo leggendario, di origini campane, che nel dopoguerra, in una Milano attanagliata dalla violenza e in preda alla criminalità organizzata, “inventò” la Squadra Mobile. Nel primo episodio in onda giovedì 13 settembre alle 21.10 su Rai1 dal titolo Tradimenti il cadavere di una donna è stato ritrovato nella sua auto, in un luogo dove solitamente si appartano le coppiette.

Sembra la vittima di una rapina finita male. Dai documenti risulta essere Sofia Piacentini, avvenente moglie di uno stimato avvocato. Seppure a malincuore, Ossola affida il caso a Nardone, che avendo risolto il caso della Banda Dovunque ha di nuovo accesso alle indagini più importanti. Il marito della vittima è il primo ad essere interrogato. Al momento dell’uccisione si trovava a Bergamo per lavoro e si rimprovera aspramente di aver lasciato sola la moglie, sebbene Sofia fosse di carattere indipendente.

Parallelamente all’indagine sulla morte di Sofia Piacentini, Nardone continua a tenere sotto controllo Barone, nella speranza di trovare un modo per incastrarlo.
Forse per incriminare il gioielliere può servirsi delle testimonianze delle vittime del suo giro d’usura. Un commerciante, infatti, si è suicidato a causa dei debiti e la vedova potrebbe aiutare Nardone nell’indagine.

Nel secondo episodio intitolato Il falsario il tecnico della compagnia telefonica che eseguiva le intercettazioni di Bosso per conto di Nardone si chiamava Giorgio Pandolfini. Anche se la sua morte sembra un incidente, secondo il commissario è evidente che Bosso si era accorto di essere controllato e ha fatto uccidere l’unico in grado di scoprire il suo nascondiglio. La morte di questo innocente è una ragione in più per Nardone per voler assicurare il malvivente alla giustizia. Per fortuna, prima di morire il tecnico era riuscito a circoscrivere la zona da cui proveniva la chiamata: Trezzano sul Naviglio.

E da lì iniziano le indagini di Nardone: quante Angelique possono esserci, in un paesino alle porte di Milano? Mentre i suoi uomini battono la zona di Trezzano, Nardone è alle prese con un nuovo crimine, a Milano. L’assassinio di uno stimato incisore, tale Carlo Torcia, è la scena del crimine ideale per le doti investigative dello scientifico Spitz.
Interrogate la vicina di casa e la cameriera, Nardone si trova con poche informazioni utili a risolvere il caso: un uomo anziano e solitario, dalla vita ritirata e che soffriva di artrite, a giudicare dalle medicine trovate in bagno.

 

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