La violenza nazifascista in Italia e le cicatrici rimaste a testimoniarla in tre speciali su History Channel

In occasione del Giorno della Memoria, History Channel (canale 407 di Sky) dedica tre serate speciali al racconto delle persecuzioni dei nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale, con una particolare attenzione a quanto avvenne nel nostro Paese, da nord a sud.  

“Fin dalla sua nascita History Channel – ricorda Simone D’Amelio Bonelli, Content & Creative Director di A+& Networks Italia –  si è impegnato a raccontare la Shoah al proprio pubblico proponendo prodotti (italiani ed internazionali) capaci di ricostruire nel dettaglio le cause e le tappe di questa tragedia non solo in Germania o in Polonia ma nel resto d’Europa, di riportare alla luce episodi poco conosciuti e di provare a fornire prospettive inedite con cui guardare e conoscere quegli eventi. In che modo? Attraverso ricostruzioni accurate, un accesso esclusivo a materiale d’archivio, interviste a storici di fama mondiale e, soprattutto, alle testimonianze delle vittime, che rappresentano l’elemento imprescindibile per avere una chiara, piena ed approfondita consapevolezza dell’immanità della tragedia.

L’importanza dell’evento e la necessità di tenerne viva la memoria, specie presso le generazioni più giovani, ci spingono ogni anno a rafforzare gli sforzi in termini di proposta televisiva. Proprio per tale ragione quest’anno abbiamo dato vita ad una programmazione speciale su tre serate, dal 25 al 27 gennaio, dal titolo I giorni della memoria. Se da una parte raccontiamo la storia di uno degli ultimi campi concentramento nazista, quello di Mittelbau Dora, dall’altra parte dedichiamo particolare attenzione ad alcuni momenti della persecuzione razziale avvenuta in Italia. Infatti, il racconto del nostro passato costituisce da sempre un pilastro fondamentale del palinsesto, direi dell’anima, di History Channel. Non potevamo quindi trascurare il ruolo, purtroppo non solo passivo, giocato dal nostro Paese nella violenza contro gli ebrei. Si tratta di storie di odio, di disperazione e di dolore che vedono tra i carnefici i nazisti ma anche gli stessi italiani. Né potevamo però dimenticare quelle storie di coraggiosa e disinteressata solidarietà, espressa da altri italiani, che ha permesso di proteggere e salvare centinaia e centinaia di nostri connazionali colpiti da una vergognosa e insensata persecuzione”.

Tra i vari titoli proposti si segnalano:

Terra bruciata! Il laboratorio italiano della ferocia nazista – lunedì 25 gennaio alle 22.40

Il film narra le vicende storiche avvenute durante la Seconda Guerra Mondiale nei territori del Basso Lazio e dell’Alto Casertano, uno dei primissimi territori italiani a diventare “zona di operazioni” sottoposto alle leggi di guerra tedesche all’indomani dell’8 settembre. Con una raffica di ordinanze i vertici militari tedeschi trasformano questa lingua di terra di pochi chilometri letteralmente in terra bruciata. La narrazione si dipana su quattro eventi principali: una donna che salva il proprio marito; un gruppo di abitanti di un piccolo paese che dà rifugio ad alcuni soldati americani aiutandoli a respingere un attacco dei tedeschi; un paese che protegge una parte della comunità ebrea napoletana; la strage degli abitanti del paese di Conca della Campania a seguito di una rappresaglia nazista.

La casa rossa – martedì 26 gennaio alle 22.40

Giugno 1940. A pochi chilometri da Alberobello, sito diventano patrimonio mondiale dell’Unesco, il regime fascista apre un campo di concentramento, in cui internare cittadini stranieri, ebrei, jugoslavi delle zone di confine e altre persone considerate pericolose. Il campo di Alberobello ha sede in un’antica masseria, comunemente conosciuta con il nome di “Casa Rossa”. In questo luogo per anni si sono incrociate storie di uomini e donne, cadute nell’oblio generale. Intellettuali e artisti, nonostante le terribili condizioni di internamento, vi trovano motivo d’ispirazione, lasciando chine, tempere, disegni. Come Charles Abeles, pianista ebreo che durante la sua permanenza nel campo compone un valzer intitolato “Felicità”. Alla fine della guerra, la “Casa Rossa”, da campo d’internamento per i nemici del fascismo, diviene una colonia di confino per ex fascisti, in una sorta di nemesi storica che vede i carnefici trasformarsi in prigionieri.

Fossoli: anticamera per l’inferno – martedì 26 gennaio alle 23.30

Il documentario racconta la storia del Campo di Fossoli, nei suoi 28 anni di attività (dal 1942 al 1970) con focus specifico sulla Seconda Guerra Mondiale e, in particolare, sugli eventi a partire dal 15 Marzo 1944, quando il campo viene diviso in due parti: una gestita dalla Repubblica Sociale Italiana ed una gestita direttamente dalle SS naziste. Le storie di sette tra internati politici ed internati ebrei detenuti in quei mesi contribuiscono a farci entrare direttamente nel clima di angoscia che si respirava nel campo. Il contributo fornito dai sopravvissuti ci permette di far luce sui tragici eventi avvenuti a Fossoli, inserendoli nel più ampio contesto degli avvenimenti storici che hanno caratterizzato persecuzioni razziali e, in generale, la storia del nostro Paese durante la Seconda Guerra Mondiale.

 Inferno Mittelbau Dora

Mercoledì 27 gennaio alle 22.40

Mittelbau Dora è l’ultimo campo di concentramento costruito dai nazisti, uno dei lager più duri presenti in Germania. Nelle sue gallerie sotterranee i prigionieri lavorano senza sosta alla produzione dei missili V2, le armi segrete progettate dallo scienziato von Braun che, nei piani di Hitler, avrebbero dovuto cambiare le sorti della Seconda Guerra Mondiale e annientare i nemici del Terzo Reich. Nuove testimonianze e documenti d’archivio inediti permettono di ricostruire l’incredibile storia dell’unico campo di concentramento sotterraneo realizzato dai nazisti.

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