Su Sky sbarcano “I borgia”, tra sesso e scandali

Immagini che non lasciano spazio all’immaginazione e di grande potenza emotiva, una cascata di violenza e sesso esplicito, sangue, autoflagellazioni, nudi maschili integrali, incesti. Si presenta cosi la serie tv sulla più potente e immorale famiglia del Rinascimento, ‘I Borgia’, di cui Sky Cinema trasmetterà in anteprima mondiale il 10 luglio le prime due puntate. La serie sulla celebre famiglia di origine spagnola, è realizzata da Tom Fontana, già noto per le serie “A cuore aperto”, “Homicide” e “Oz”, e sicuramente susciterà scandalo per i temi e la crudezza di alcune scene.

Saranno questi due episodi (dei dodici complessivi previsti) un assaggio bollente di quella che si prospetta come una delle più costose (se non la più costosa) per dispiego di mezzi tra le fiction di produzione europea, che Sky trasmetterà poi integralmente il prossimo autunno. La spesa complessiva per realizzare questo kolossal supera i 30 milioni di euro. Un vortice di intrighi, violenza, lussuria, politica, fede, sesso e tradimenti, per la gran parte all’ombra del Vaticano. Suggestive le scene degli scontri al coltello in fumose osterie e tra i talami, dove si consumano tradimenti coniugali puniti col sangue a suon di bastonate, che rinfocoleranno gli odi tra le casate.

Con l’abbondanza di intrecci amorosi proibiti con minorenni, la brama di potere a tutti i costi da raggiungere tra mille intrighi, la paura che la Chiesa possa cadere in mano al musulmano invasore che trasformerebbe San Pietro in una moschea. La serie tv inizia nel 1492 a Roma, con il vecchio papa Innocenzo VIII, mostrato avido e corrotto, circondato dalle lotte intestine delle famiglie romane e dei suoi cardinali, gli Orsini, i Colonna e i Borgia. Protagonista dei maggiori scandali e di tutta la serie è il cardinale Rodrigo Borgia, che portò illegalità e depravazione tra le mura del Vaticano prima e dopo la sua elezione a papa con il nome di Alessandro VI. Nelle prime due puntate si mostra la sua violenza, la sua sete di sesso, e quella dei suoi figli, sette in tutto, tutti illegittimi, fra cui la celebre Lucrezia, giovane sensuale e crudele, che poi userà il potere della seduzione anche con il padre, a cui era legata da un rapporto insano e incestuoso.

La Roma dei Borgia raccontata da Fontana è segnata dagli scandali, dal libertinaggio, dal nepotismo, dalle cospirazioni e dalla violenza, soprattutto quella usata da due dei figli di Rodrigo, Cesare e Giovanni. “I Borgia sono l’equivalente delle famiglie mafiose: le dinamiche e le motivazioni sono le stesse – ha affermato il creatore Tom Fontana -. Quello che ho cercato di fare creando la serie è stato cercare di rendere i personaggi il più possibile contemporanei”. Protagonista è John Doman (Rodrigo Borgia, diventato papa Alessandro VI), diabolico ispiratore delle dissennate gesta della spregiudicata famiglia che portò ferocia e corruzione tra le mura della Santa Sede. La tedesca di origine siberiana Isolda Dychauk è Lucrezia Borgia, terzogenita figlia del papa. Mark Ryder, attore inglese, impersona Cesare Borgia detto il Valentino, secondogenito del controverso pontefice. Il francese Stanley Weber interpreta Juan Borgia, primogenito prediletto di papa-papà Borgia prima della sua tragica morte.

La giovane italiana Marta Gastini (Il Rito) ha la parte di Giulia Farnese (giovane amante dell’anziano papa). Per singolare coincidenza, sono state realizzate contemporaneamente due serie che hanno come soggetto la stessa famigerata famiglia: a quella di Sky di produzione europea un’altra americana ancor più costosa (42 milioni di dollari), intitolata The Borgias, con due star internazionali del cinema: il regista e sceneggiatore irlandese Neil Jordan l’ha diretta, mentre Jeremy Irons è papa Alessandro VI Borgia.

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