Studio Universal presenta in prima tv “Il futuro non è scritto – Joe Strummer”

A 10 anni dalla sua scomparsa, Il Canale rende omaggio al mitico cantante e chitarrista dei Clash.

Scrivo canzoni di protesta, quindi sono un cantante folk. Un cantante folk con chitarra elettrica”. (J.Strummer)

A 10 anni dalla sua scomparsa (22 dicembre 2002), Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) rende omaggio a Joe Strummer leader dei Clash, una delle band più impegnate nella battaglia per l’affermazione dei diritti civili, presentando in esclusiva Prima TV per l’Italia “Il futuro non è scritto – Joe Strummer” (2006).

Il film-documentario è diretto dal regista britannico Julien Temple che ripercorre, attraverso materiali d’archivio e il ricordo di amici, parenti e colleghi, la vita e la carriera di John Graham Mellor, in arte Joe Strummer (letteralmente “Joe lo strimpellatore”).

L’appuntamento è per venerdì 21 dicembre alle 21.15 e in replica sabato 22 in seconda serata.

Il film, presentato al Sundance Film Festival, si è aggiudicato il British Independent Film Award come Miglior documentario britannico (2007).

IL FUTURO NON È SCRITTO – JOE STRUMMER  (2007, durata: 119’)

Verso la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80, i Clash rivoluzionarono il rock’n’roll e influirono per sempre sul pensiero delle future generazioni. I Clash restano un’icona, non solo per la loro musica ma anche per il loro credo che riuscì ad imporli oltre il successo commerciale. In un mondo in cui mancavano sempre più modelli culturali a cui ispirarsi, la loro storia è una avventura epica.

Il leader dei Clash, compositore, bomba umana del rock’n’roll e spirito guida dietro questa impareggiabile eredità è Joe Strummer che, con un’intensità profetica riesce ancora ad influire sul pensiero di intere generazioni. Julien Temple è stato fino ad ora l’unico ad esser stato autorizzato a lavorare sugli archivi personali di Joe, scavando in profondità nei miti che circondano i Clash e il movimento punk in generale, collocandolo in un più ampio contesto culturale e sociale.

“Il futuro non è scritto – Joe Strummer”  è un film che celebra la sua vita. La pellicola è basata sull’idea del programma radiofonico London Calling, ideato dello stesso Strummer, trasmesso a 40 milioni di ascoltatori della BBC World Service tra il 1998 e il 2002, e sui leggendari falò di Strummerville. Sono Joe e i suoi amici ad accompagnare lo spettatore per tutto il film, insieme alla evocativa colonna sonora selezionata. Come nessun altro prima di lui, Strummer riuscì a comunicare direttamente e onestamente con il suo pubblico, stabilendo un rapporto personale senza eguali con milioni di persone, superando le barriere geografiche e sociali. Temple, il primo a filmare il gruppo dei Clash nel 1976, poi amico stretto di Joe negli ultimi 10 anni della sua vita, mette in evidenza come la vita di Joe sia la chiave per capire cosa significhi vivere al giorno d’oggi.

La musica di Joe ha attraversato molti generi: rock, folk, reggae, cumbia, bhangra, Cuban son, musiche da tutte le parti del mondo che lui stesso amava, onorava ed interrogava.

Fu questa capacità di capire, filtrare e rispecchiare le diversità a rendere le sue canzoni davvero universali, benché personali. Anche Joe aveva le proprie salde opinioni, ma erano parte integrante di un groviglio di contraddizioni, che rendono difficile la comprensione dell’uomo.

Nel film si riesce a penetrare la sua personalità nella sua complessa integrità, lasciando fuoriuscire non soltanto il musicista o il leader dei Clash, ma anche l’attore, il regista, il pensatore, il poeta. La pellicola è animata e illustrata da vignette, disegni, quadri, appunti e artefatti realizzati di suo pugno e contenuti nella grande busta di plastica che portava sempre con sé.

Il film è la storia del modo in cui una vita fu vissuta. E’ un mosaico lacerato, crudo, estremamente critico, di immagini e di girati ritrovati, nuovi video, film, pubblicità televisive e dvd mai visti, tutto sotto il segno della veridicità; la pura essenza di un’epoca e di un luogo. Per dirlo con le sue parole, questa è una “autocombustione” sullo schermo, dove le idee, gli indizi e i tributi divampano nel racconto come un incendio, contribuendo ad illuminare i tanti e diversi aspetti di Joe.

“Il futuro non è scritto – Joe Strummer”  è un monumento alla memoria di un amico e al tempo stesso una celebrazione epica di un’icona mondiale.

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