Studio Universal presenta: Omaggio a Elvis Presley

Leggenda, Re del Rock ‘n’ Roll, Elvis the Pelvis. Sono tanti i soprannomi di Elvis Aaron Presley, uno dei più celebri musicisti e rockabilly di tutti i tempi. A 35 anni dalla sua prematura scomparsa (16 agosto 1977, Elvis aveva solo 42 anni), Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) celebra The King con un ciclo di film da lui interpretati. Ad accompagnare le pellicole, un Focus esclusivo prodotto dal Canale.

L’appuntamento è a partire da lunedì 6 agosto alle 21.15 e, a seguire, ogni lunedì alla stessa ora.

Voce dolce e prorompente, carisma indiscutibile e un ciuffo che ha fatto storia; Elvis Presley si è imposto come una delle figure più importanti nella musica, nel cinema e nella cultura popolare del XX secolo.

 

Titoli in ordine di trasmissione:

 

•      6/8    La via del male

•      13/8  Cafè Europa

•      20/8  Blue Hawaii

•      27/8  Cento ragazze e un marinaio

 

Elvis Presley – Il ciclo

 

Il ciclo parte con “La via del male” film del 1958, diretto dal regista Michael Curtiz e basato sul romanzo “A Stone for Danny Fisher” di Harold Robbin. Danny Fisher è un giovane cantante di Rock ’n’ Roll che si sta imponendo in un night club di Bourbon Street, nel quartiere francese di New Orleans. Ha un’adorabile ragazza al suo fianco e viene acclamato dal pubblico che ogni sera lo viene ad ascoltare. Ha un passato scomodo di cui sembra potersi finalmente liberare, finché non appare un pericoloso gangster che cerca di attirarlo nel mondo del crimine, aiutato dalla sua fascinosa amante.

Si passa poi a “Cafè Europa”, commedia del 1960 diretta dal regista Norman Taurog. Tulsa McLean è un militare americano di stanza in Germania che un giorno decide di scommettere con i suoi commilitoni che riuscirà a conquistare l’algida ballerina del Cafè Europa, la bellissima Lili, nota per la sua freddezza. Con il passare del tempo, Tulsa si innamora veramente di Lili, la quale però, venuta a conoscenza della scommessa vorrebbe lasciarlo immediatamente.

Il ciclo prosegue con “Blue Hawaii” (1961), che vede ancora una volta Elvis Presley diretto da Norman Taurog. Protagonista della storia è il soldato Chad Gates che ritorna alle Hawaii dopo aver finito il suo periodo di leva in Europa. Il padre, avendo già in mente l’avvenire del figlio, vuole inserirlo nella propria azienda produttrice di ananas, ma Chad non è d’accordo. Il giovane vuole invece costruirsi un futuro con le sue sole forze e decide di iniziare a lavorare come guida turistica nell’agenzia di cui è titolare la sua ragazza.

A chiudere la rassegna “Cento ragazze e un marinaio”, film del 1962 che vede ancora una volta alla regia Norman Taurog. Il più grande desiderio di Ross Carpenter è quello di comprarsi una barca. Per questo di giorno lavora duramente come pescatore mentre la notte si esibisce come cantante in un night club. Nel locale conosce la miliardaria Laurel Dodge che decide di regalargli l’agognata imbarcazione. Questo gesto urta però l’orgoglio di Ross che non vuole regali da nessuno.

 

Elvis Presley – Il Focus

Era diverso, diverso. Era tutto quello che avevo cercato nella mia vita: qualcuno che fosse realmente diverso”. A parlare di Elvis è Sam Philips, suo vero scopritore, proprietario della sala discografica che per prima incise la voce di “The King”, “un ragazzo bianco che cantava come un nero”. Di questo ragazzo il Focus ne racconta genesi, trionfo e declino, attraverso non solo immagini dell’epoca, clip dei suoi concerti o delle sue più memorabili interpretazioni ma anche con le parole di chi il Re del Rock ’n’ Roll l’ha conosciuto da vicino. Primo fra tutti, lo storico amico George Klein che racconta come Elvis appariva fuori del comune fin dall’adolescenza: “Era diverso nella sua scuola…portava abiti stravaganti…giacche sportive nere con strisce rosa ai lati…aveva i capelli lunghi”. Un’adolescenza vissuta da ribelle, condizionata forse da un carattere abbastanza schivo e da una voglia irrefrenabile di successo. La fama non si fa attendere, già dopo una sola incisione il pubblico è in delirio: “La canzone ebbe un incredibile riscontro dalle telefonate. La gente che ascoltava la radio non ne aveva mai abbastanza” come conferma il noto conduttore televisivo Wink Martingale. Hollywood chiaramente non si lasciò sfuggire al fenomeno ed Elvis, tra il ’56 e il ’58, poco più che ventenne, gira i suoi primi 4 film, tra cui “Jailhouse Rock” (in Italia “Il delinquente del Rock ’n’ Roll”) considerato il primo videoclip della storia della musica. Partito e rientrato dal servizio di leva, contrastato da astri nascenti come i Beatles o i Beach Boys, si concentra ancora di più sul grande schermo, gira 29 pellicole e sposa nel ’69 quella che diventerà l’attrice Priscilla Presley. Tornato poi a esibirsi dal vivo, con grandissimo successo, in più di 1000 concerti in 7 anni, Elvis subisce la devastazione di alcol e droghe, di pressioni psicologiche e farmaci e un attacco cardiaco nel ’77 fa uscire definitivamente di scena un mito che stenta ancora oggi a tramontare.

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