Su Rai 1: “Il sogno del maratoneta”

Un cast ricchissimo per raccontare la storia di un uomo che voleva vincere, nella vita e nello sport, e che invece venne beffato dal destino: Dorando Pietri, il maratoneta la cui mancata vittoria olimpica, per squalifica, consegnò alla Storia dello sport la sua impresa e il suo nome.

1908 – Olimpiadi di Londra. Dopo aver combattuto sino allo sfinimento (cade 5 volte prima di tagliare il traguardo) di fronte a 75 mila telespettatori che seguono con trepidazione le gesta di questo piccolo-grande italiano, Pietri viene ingiustamente privato del titolo faticosamente conquistato. Una vittoria persa perché –si disse allora- uno dei giudici lo aveva sorretto quando, confuso e affaticato, aveva rischiato di sbagliare strada e non arrivare alla meta.

Sir Arthur Conan Doyle, inventore di Sherlock Holmes e allora inviato del Daily Mail, chiude così  il suo articolo: “La grande impresa dell’italiano non potrà mai essere cancellata dagli archivi dello sport, qualunque possa essere la decisione dei giudici”. La regina Alessandra, per risarcirlo della vittoria negata e a testimonianza dell’ammirazione sua e del popolo inglese, gli consegnerà personalmente una Coppa d’argento.

“Il sogno del maratoneta”, miniserie televisiva, in onda in due puntate  domenica 18 e lunedì 19 marzo, in prima serata su Rai1. Il film, per la regia di Leone Pompucci, è stato liberamente ispirato al libro “Il Sogno del Maratoneta. Il romanzo di Dorando Pietri” di Giuseppe Pederiali (Ed. Garzanti). Una coproduzione Rai Fiction e Casanova Multimedia, prodotto da Luca Barbareschi,   con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte.

Nel cast oltre a Luigi Lo Cascio, nel ruolo di Dorando Pietri, Laura Chiatti (Luciana), Alessandro Haber (Ottavio Bulgarelli), Dajana Roncione (Teresa Bulgarelli), Thomas Trabacchi (Ulpiano Pietri), Fabio Fulco (Pericle Rondinella), Andy Luotto (Johnny Grieco), Jerry Mastrodomenico (Dongo), Roberto Nobile (Rinaldi), Enrico Salimbeni (Lauro Terenzi), Pippo Delbono (Artemio Barbisio -ex Dori).

Il racconto televisivo si apre nel 1905 a Carpi, dove Dorando inizia a correre allenato dal fratello Ulpiano, e si dipana dapprima nella vivace campagna emiliana attraverso le prime vittorie e alcune traversie sentimentali. Ma l’episodio centrale della vita di Pietri resta la sfortunata olimpiade londinese. Prima la grande gioia per essere stato selezionato poi la rabbia e la delusione per quella vittoria “scippata”. Dorando non vuole più correre ma un giorno gli arriva una proposta a cui non può dire di no: sfidare negli Stati Uniti il vincitore della maratona olimpica, colui cioè che gli ha sottratto il titolo. Quindi la trasferta e i fasti americani (nel “nuovo continente” si prenderà la rivincita contro chi lo aveva beffato a Londra ma dovrà anche subire nuovi umiliazioni). Infine il ritorno in Patria dalla moglie per troppo tempo trascurata. Il film si chiude sulle immagini di repertorio che raccontarono  al mondo la straordinaria impresa di Dorando Pietri.

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