Torna “Otto e mezzo” su La7, con Lilly Gruber

Forte della media di share del 7,84% raggiunta la scorso giugno, torna (lunedi’ 12 settembre) su La7 ‘Otto e Mezzo’, il programma dell’access prime time condotto da Lilli Gruber. La formula e’ rimasta sostanzialmente invariata: il faccia a faccia della giornalista con l’ospite della serata, seguito dall’editoriale di Paolo Pagliaro. A cambiare sara’ o, meglio, e’ stato negli ultimi mesi, il clima del Paese e questo cambiamento, assicura la Gruber, si riflettera’ anche sul suo programma: “Si avverte il bisogno sempre piu’ urgente di creare una nuova classe dirigente in entrambi gli schieramenti politici. Noi di ‘Otto e Mezzo’ cercheremo di dare il nostro contributo, continuando ad avere ospiti che abbiano qualcosa da dire e, quando sara’ possibile, dando spazio ai nuovi volti della politica”. Del resto, sono proprio gli ospiti il vero punto di forza di un programma di informazione e approfondimento giornalistico e la Gruber non nasconde la soddisfazione per “essere andata in onda lo scorso anno con quasi duecento puntate e altrettanti ospiti diversi per ciascuna di esse”.

Per di piu’, senza cercare ne’ trovare la rissa che, a volte, caratterizza altri salotti politico-televisivi: “Il nostro e’ un lavoro di giornalismo quotidiano, attento ai cambiamenti della societa’ italiana. Ad ‘Otto e Mezzo’ cerchiamo di farlo anche attraverso un confronto vivace ma rispettando le opinioni di tutti ed evitando la rissa”. Con la speranza di consolidare gli ascolti passati e, magari, aumentarli anche un po’ (”Nonostante la concorrenza dei programmi piu’ forti della tv, sta aumentando il desiderio del pubblico di avere informazione a approfondimento politico”), nella prima puntata di ‘Otto e Mezzo’, la Gruber incontrera’ Giuliano Amato: “Ci sembra l’uomo piu’ indicato con cui parlare dell’attuale situazione economica e politica. Oltre ad essere stato presidente del Consiglio e ad avere varato importanti misure economiche, ha lavorato nel difficile momento di Tangentopoli e, in questi giorni, viene indicato come uno dei probabili capi di un governo di transizione. Inoltre, otto mesi fa, propose la Patrimoniale e fu beffeggiato per questo, mentre oggi se ne parla non solo in Italia ma anche all’estero”.

Dalla Gruber alla Rai, dove la giornalista ha lavorato per tanti anni, il passo e’ breve: “Il suo male piu’ grande e’ l’ingerenza dei partiti politici che c’e’ sempre stata ma mai ai livelli di oggi. In televisione, soprattutto nel servizio pubblico, piu’ sono le voci, le opinioni e gli stili giornalistici e meglio e’”. Per questo, ad esempio, “mi dispiace che la Rai abbia deciso di privarsi di Michele Santoro, che puo’ piacere o non piacere ma che e’ un grande professionista. Se questo rappresentera’ un’opportunita’ per le altre televisioni non lo so ma il vuoto che lui lascera’ sara’ certamente riempito perche’ la richiesta di informazione politica e’ in aumento. Comunque Michele e’ un amico e faccio il tifo perche’ la sua nuova avventura, che annuncera’ domenica, vada bene”.

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