Agcom: crolla mercato comunicazioni, ricavi a 21 mld.

La crisi morde il mercato delle comunicazioni. Nel 2010 i ricavi del settore hanno subito un calo vicino al 10% rispetto all’anno precedente con una forte riduzione del comparto pubblicitario, mentre crescono in particolare pay tv e internet. E’ questo il quadro tracciato dall’Agcom nella valutazione del Sistema integrato delle comunicazioni approvata in occasione dell’ultimo Consiglio e pubblicata oggi sul sito dell’Autorità. Tra i soggetti, Mediaset è in testa davanti a Rai e Sky. I sei principali operatori (nessuno dei quali supera i limiti di concentrazione previsti dalla legge pari al 20% del totale) detengono più del 54% del mercato: una quota notevolmente superiore a quella del 2009, quando si fermavano al 48%. La crisi si è evidentemente abbattuta con maggior forza sulle imprese minori e c’é da attendersi, alla luce del crollo dei ricavi pubblicitari negli ultimi trimestri, che il trend nel 2011 risulti ancora negativo.

Nel 2010 – rileva l’Agcom – il valore complessivo si è attestato sui 21 miliardi di euro, rispetto ai 23 miliardi di euro circa raggiunti nel 2009. La riduzione si è fatta sentire soprattutto nel comparto pubblicitario, che presenta caratteristiche cicliche, mentre sono cresciute pay tv e soprattutto internet, pur mantenendo valori assoluti modesti. L’area radiotelevisiva, con il 46,4% (pari a circa 9,8 miliardi di euro), ha la maggiore incidenza sul totale delle risorse. La tv in chiaro rappresenta il 57,4% del settore, mentre quella a pagamento il 37,7%. Rispetto al 2009, la tv in chiaro registra un aumento (3,7%) inferiore a quello della pay tv (7,5%) e della radio (6,9%). La stampa detiene il 30,3% (pari a circa 6,4 miliardi di euro) con un calo del 2,1%, che coinvolge quasi tutti i comparti interessati, ad eccezione dell’editoria periodica, che registra un lieve aumento (+0,3%), e dell’editoria elettronica, l’unico ambito in cui si segnalano significativi e strutturali segnali di crescita (+16,6% a quota 800 milioni).

L’ammontare raggiunto dal settore cinematografico è invece pari a 1,2 miliardi di euro. Quanto ai soggetti operanti nel settore, Fininvest detiene il 16,04% (con Mediaset a quota 13,83% e Mondadori Editore a 2,21%), Rai il 13,22%, News Corporation il 12,93% (Sky Italia il 12,63% e Fox Italy lo 0,30%), Seat Pagine Gialle il 4,16%, Gruppo L’Espresso il 4,11%, RCS Mediagroup il 3,96%. Gli altri operatori arrivano al 45,59%.

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