Un incendio costringe Telereggio a sospendere le trasmissioni

“Telereggio”, la storica emittente televisiva di Reggio Calabria, è stata costretta a sospendere le trasmissioni a causa di un incendio che, nella tarda serata di ieri, ha completamente distrutto l’impianto elettrico e danneggiato locali e apparecchiature.

L’incendio si è sviluppato nel cortile d’ingresso dell’edificio, al numero 72 di via Demetrio Tripepi, nel centro storico della città dello Stretto, che ospita uffici della Regione Calabria e del Banco di Napoli. A prendere fuoco sono stati due furgoncini di una ditta impegnata nei lavori di ristrutturazione della filiale del Banco di Napoli, che avrebbe dovuto essere inaugurata proprio stamane.

Le fiamme ed il fumo sprigionatisi dalla violenta combustione hanno danneggiato diversi locali, ma soprattutto hanno completamente distrutto gli impianti elettrici dello stabile propagandosi attraverso il vano ascensore.
Le alte colonne di fumo hanno, inoltre, creato seri problemi agli inquilini e agli impiegati degli uffici. Addirittura quindici le persone rimaste intossicate, tra le quali otto agenti della “Squadra Volante” della Polizia di Stato che si sono prodigati per mettere in salvo gli occupanti dello stabile prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco che, domato l’incendio, hanno tratto in salvo con l’autoscala una donna rimasta bloccata al secondo piano dell’edificio.

In ospedale per una forte intossicazione è finito anche un tecnico di “Telereggio” che, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, ha tentato di spegnere le fiamme con un estintore.

Vicinanza e solidarietà ai giornalisti, ai tecnici, agli impiegati e agli editori Caterina Cassone e Vanni Perazzo vengono espresse dal segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, “con l’auspicio che Telereggio possa al più presto riprendere le trasmissioni, garantendo alla città di Reggio Calabria un servizio che, ormai da 37 anni, rappresenta una preziosa risorsa per il pluralismo dell’informazione e la libertà di stampa”.

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