Dahlia tv, il salvataggio passa per Telecom

La vicenda Dahlia Tv potrebbe avviarsi verso una soluzione positiva. Come Calciopress ha spiegato in un precedente articolo (QUI i particolari, ndr) il piano di salvataggio proposto da Chiusano, ad di Filmmaster Made, prevede il ricorso al concordato attraverso la creazione di una bad company e di una newco (in cui confluirebbero, oltre al calcio, altri tipi di contenuti mediali). La proposta è legata al rispetto di tre premesse inderogabili:

1. i soci svedesi della pay tv ( gruppo Wallenberg) dovranno contribuire al concordato e ripianare direttamente una parte del debito accumulato dalla televisione a pagamento (si parla di circa 11 milioni di euro);

2. le società calcistiche creditrici (Dahlia irradia le partite di otto club in serie A Tim e di tutte le ventidue squadre della serie Bwin) dovranno rinunciare a una parte delle somme previste dal contratto (per le squadre di Serie A si parla di ridurrre della metà gli incassi per i diritti tv) e sostenere un nuovo canale tv (senza però farsi carico degli oneri di editore).

3. T.I. Media dovrà ridurre il canone di affitto della banda del digitale terrestre (oggi costa circa 30 milioni l’anno).

Finora sono arrivati i pareri positivi del gruppo svedese Wallenberg e della Lega Serie A Tim. L’Assemblea della Lega Calcio Serie A Tim ha approvato a grandi linee le procedure proposte da Chiusano, subordinandole però all’approvazione del piano da parte di TI Media (società che fa capo a Telecom Italia).

Per definire la questione manca dunque all’appello solo la decisione di Telecom (attraverso la consociata T.I. Media). Oggi è in programma l’assemblea. Se arriverà anche il terzo si, il piano di salvataggio potrà prendere il via. Per il calcio italiano, alle prese con molti problemi ancora irrisolti, sarebbe un segnale positivo.

Fonte: Calciopress.net

Exit mobile version