Questo è quanto indicato dal governo all’interno dell nuovo decreto legge fiscale.
In pratica ci sarà un lento e graduale passaggio alla nuova tecnologia, che permetterà un notevole aumento della capacità trasmissiva e quindi anche dei contenuti (anche in alta definizione e 3D) trasmessi ma la necessità di aggiungere un nuovo decoder o sostituire il proprio televisore (nuovamente).
Un esempio della differenza fra l’attuale DVB-T e il DVB-T2 è: ora all’interno di un multiplex possono essere trasmessi fino a 2 canali HD, con la nuova tecnologia arriveremo fino a 6.