Digitale e frequenze: Introna sollecita un tavolo nazionale

L’APERTURA di un tavolo di confronto col Governo nazionale e la concessione di due ulteriori Mux di canali per la Puglia e le altre regioni ancora in transizione verso il digitale terrestre, sono le richieste avanzate in una dichiarazione dal referente per la comunicazione della Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni, il presidente del Consiglio regionale della Puglia,Onofrio Introna.

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza delle difficoltà della transizione e delle incertezze per le emittenti locali. Restando al solo territorio pugliese, per esempio, “sono tante le antenne private a rischio chiusura”, fa notare Introna. Mentre si avvicina la scadenza fatale” del 30 giugno 2012 (entro quella data dovrà essere completato definitivamente lo switch off in tutto il Paese), per il responsabile della comunicazione dei Consigli regionali italiani “si rende necessario, nei confronti del Governo Monti, un intervento forte di tutte le regioni interessate alla transizione al digitale”.

Introna solleva anche un problema ulteriore per la Puglia: “c’è il serio rischio – sostiene – che dei 18 Mux previsti per la Puglia solo pochi finiranno alle emittenti pugliesi”, (in ogni Mux è possibile trasmettere fino a 6 canali televisivi, di contenuti differenti). E la scadenza per le decisioni è il 13 aprile.
Da qui l’esigenza di un confronto urgente col governo e la richiesta di un tavolo per ragionare sulle strategie da adottare: “priorità per un settore ormai al collasso”, osserva ancora il presidente Introna, preoccupato dalla “scarsità delle risorse ‘frequenziali’ per il comparto, dalla mancanza dei tempi tecnici per la realizzazione dello switch off nelle regioni ancora da digitalizzare e dalla necessità di provvedimenti di liberalizzazione e semplificazione nel settore”.

L’art. 8 del Testo Unico della Radiotelevisione riserva alle tv locali un terzo delle frequenze, “pertanto – secondo Introna – è necessario che almeno 2 frequenze del beauty contest rimangano alle Tv locali, come previsto dal Testo Unico”. Sembra opportuno quindi aprire un tavolo di crisi per evitare che si spengano le voci delle tv locali, ad “impoverire il territorio”, osserva Introna. “Il momento dell’emittenza locale è pesante, le difficoltà finanziarie che non risparmiano gruppi di tradizione consolidata, dovute a due fattori: l’investimento sostenuto per il passaggio al digitale e la crisi che sta tagliando gli investimenti pubblicitari. Tutto questo col rischio grave di veder vanificati tutti gli sforzi fatti per sopravvivere”. “Siamo favorevoli ad intervenire nella vicenda, per quanto di nostra competenza – sottolinea il presidente pugliese – e proporremo di demandare al Corecom iniziative per garantire il pluralismo dell’informazione e sollecitando l’apertura di un tavolo nazionaleper l’assegnazione di nuove frequenze, prelevandole dal beauty contest ancora in stand by”.

“In ogni caso – conclude Introna – il Governo ha il dovere di evitare la chiusura di decine e decine di attività televisive e di mettere a rischio posti di lavoro di giornalisti e tecnici, togliendo alcune frequenze alle tv nazionali o lasciando alle stesse almeno 3 frequenze attualmente sospese dal beauty contest”.

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