Digitale terrestre in Basilicata, Venezia: grave perpetrarsi disservizio

“Il digitale terrestre – afferma Venezia – deve essere un segnale di uguaglianza non di discriminazione. E’ ingiustificabile il perpetrarsi del grave disservizio che sta colpendo diversi Comuni lucani dell’entroterra e del metapontino, dove il segnale televisivo digitale non garantisce un’adeguata copertura. Parliamo di un servizio pubblico, soggetto a canone obbligatorio, che da decenni contribuisce alla modernizzazione del nostro tessuto sociale. Accettura, Ferrandina, Stigliano, San Mauro Forte, Policoro segnalano da un anno problemi costanti nella visualizzazione corretta dei principali canali televisivi, con una particolare incidenza di quelli Rai”.

“Il Governo regionale – aggiunge Venezia – deve pressare l’operatore pubblico affinché ripristini e risolva tutti i problemi di ricezione digitali ascrivibili alla sorgente emittente del segnale. Pare che in alcuni casi occorra semplicemente direzionare le antenne, seguendo determinate coordinate, atto non proprio semplice per tutti i nostri corregionali di terza età che, oltre a pagare il canone tv, dovrebbero sobbarcarsi ulteriori costi di manutenzione. Lo stato di arretratezza della nostra Basilicata non viaggia più solo su strada e rotaia, ma anche nell’etere: paradossale è pensare alla Lucania come terra di cinema ed arti visive quando, ancora nel 2012, il segnale televisivo non è ugualmente fruibile da parte di tutti i contribuenti lucani. Auspicabile sarebbe – conclude Venezia – da parte del presidente De Filippo un’azione incisiva ed immediata nei confronti della dirigenza regionale della Rai, per lo meno per tener fede al suo motto: ‘L’innovazione continua’, sì, ma con i soliti problemi”.

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