Digitale terrestre, Mollica:in Basilicata ritorno al passato

“Se con il sistema analogico il 10 per cento dei lucani lamentava la non fruizione del servizio Rai, in particolar modo del tg 3 regionale, con il passaggio al digitale terrestre ci si aspettava l’azzeramento di tale disservizio”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale dell’Mpa,

Francesco Mollica evidenziando che “nonostante lo slittamento dello ‘Switch Off’ nella nostra regione, rispetto alle altre, e l’iniziativa di verifica e di aggiornamento sullo stato di servizio del segnale, avviato dalla Rai, che avrebbe dovuto consentire l’intervento della stessa con accorgimenti tecnici in grado di migliorare ricezione e fruizione, il tanto inneggiato diritto all’informazione viene negato a molti comuni della Basilicata oscurandosi del tutto, per quanto attiene la visione dei canali della Rai in generale, nella zona del Vulture-Melfese, in particolar modo a Venosa”.

“Non è la prima volta – prosegue Mollica – che sollevo il problema, riportando il disagio dei tanti abitanti di Basilicata che, pur attrezzati di tutto punto con decoder e antenne di ultima generazione, continuano a lamentare la totale assenza del segnale. Tutto questo in barba alla decisione assunta dal Comitato nazionale Italia Digitale secondo cui ‘se l’informazione è diventata sempre più un elemento culturale che caratterizza le comunità, a maggior ragione occorre garantire un’adeguata copertura territoriale al puntuale lavoro d’informazione che la redazione regionale della Rai svolge, come del resto dimostrano gli indici di ascolto, spesso tra i più alti d’Italia in valori assoluti’. Anche il Co.re.com , quale organismo di garanzia per i cittadini, tace nonostante i continui inviti a far sentire la propria autorevole voce.

La constatazione peggiore è la nostra manifesta impotenza rispetto alla questione, potendo soltanto continuare a parlarne non sapendo ormai, a chi indirizzare le lamentele. E fu così che il sogno de ‘Il futuro che diventa presente’ è fallito, relegato com’è in un misero ritorno al passato e, precisamente, a quando, come ho già avuto modo di evidenziare, nel lontano 1954 ebbe inizio la programmazione ufficiale della Rai e si dovettero attendere ben tre anni perché il segnale arrivasse su tutto il territorio nazionale”.

“L’indignazione è tanta e – conclude Mollica – non intravedendo forme di tutela per i cittadini di Basilicata non mi resta che invitarli a manifestare il proprio dissenso con l’unica arma in loro possesso: non pagare il canone!”

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