”Oggi come oggi – ha spiegato De Laurentiis -, in parte grazie alla Legge Melandri in parte per favorire Mediaset di Berlusconi, abbiamo un nostro advisor che ci gioca contro e ci vuol far fare un contratto che ci blocca per tre anni”. Si tratta di una offerta al ribasso rispetto a quello dell’attuale digitale terrestre? ”E’ una cifra di poco superiore e poi, con quali garanzie? Abbiamo visto che le garanzie di Dahlia, che non ci sono state date, ci sono costate almeno 60 milioni di euro. Chi ce li rida’ adesso?”.
”Dico io – ha continuato De Laurentiis -, aspettiamo, vediamo la situazione economica e la recessione, vediamo se ci saranno altri competitor in Europa. Devono esserci solo Mediaset e Sky? Galliani difende i colori del suo club, pero’ qui c’e’ di mezzo il calcio italiano e la sopravvivenza anche delle altre societa’. I club minori non hanno il coraggio di parlare perche’ temono il potere. Io mi appello al Garante, ma se salvaguarda solo i poteri forti ce ne andiamo tutti a casa”.
Il presidente del Napoli ha poi chiarito che ”si sta parlando di tutti i diritti, digitale terrestre e satellite: per Sky, per esempio, finisce quella impossibilita’ di comprare che gli aveva imposto Bruxelles. Qui pero’ bisogna sedersi al tavolo con Petrucci, Abete, Berlusconi e pensiamo al futuro del’Italia, con il gioco delle tre carte abbiamo svilito il Paese”.
Pero’ per affrontare questi argomenti c’e’ tempo. ”Loro la vorranno concludere fra un minuto… Spesso i miei colleghi sono costretti, per questioni di bilancio, a subire cio’ che gli viene imposto, mi auguro – ha concluso – che questa volta non vadano con la testa china. Io me ne vado, il mio tempo e’ sacro e quando c’e’ prevaricazione totale e’ inutile perdere tempo”.