Ferrara: il caldo scioglie anche il digitale terrestre

Va bene che con il digitale terrestre si ha la possibilità senza alcuna parabola di vedere centinaia di canali televisivi, ma ultimamente a Ferrara qualcuno rimpiange i tempi in cui oltre ai due canali Rai (non esisteva ancora Rai 3) si ricevevano anche la Tv Svizzera e Capodistria, almeno quelli li vedevi senza quelle cose infernali chiamate decoder o switch off. Da alcuni giorni infatti – e mercoledì sera è stato il picco negativo – per molte famiglie ferraresi accendere la televisione è diventato un problema. C’è chi non vede più Mediaset, nemmeno se digita i canali provvisori (104-105-106), chi ha problemi con la Rai e con i suoi derivati: Gulp-YoYo-Storia oltre a Sport 1 e 2 (e qui si sprecano gli improperi per via del canone), “Iris” non esiste più da molte parti, per non parlare di La7. Molti lettori chiedono un’azione dimostrativa per far presente alle autorità le difficoltà di ricezione. Come mai questo macello? Lo abbiamo chiesto a due tecnici della Cna esperti in digitale terreste.

«Indubbiamente – precisa Giancarlo Pancaldi – il grande caldo di questi giorni sta provocando dei grossi problemi. Con le temperature alte, aumenta infatti la propagazione di altri siti e si creano maggiori interferenze. C’è poi il discorso del Grattacielo, con la presenza ancora di 20 frequenze che stanno creando disturbo, era stato detto, e assicurato anche dalle autorità, che con il nuovo ripetitore dovevano essere tolte ed invece sono ancora al loro posto. Inoltre è da potenziare il sito di via Aranova, dove Mediaset sta effettuando prove e confronti con altri ripetitori e nelle prossime settimane si potrebbe arrivare all’installazione dell’intero pacchetto. Anche La7, attualmente al Grattacielo, è disponibile se in buona compagnia a spostarsi in via Aranova . Alcuni canali della Rai in questo periodo vengono disturbati da altre frequenze, si è in presenza di un segnale “molesto” che proviene dai Colli Euganei. Occorre quindi lavorare ancora per far giungere meglio il segnale, anche perché sono passati quasi due anni dallo switch-off».

A settembre i tecnici e gli antennisti hanno chiesto alle autorità un tavolo di confronto sul digitale terrestre.
«Chiediamo – spiega Alessandro Fortini – una mappatura e una verifica sulla ricezione in tutta la provincia. Effettueremo poi una verifica sulle promesse che ci sono state fatte. Vogliamo fare il punto anche sulle nuove tecnologie. Sarebbe opportuno poi effettuare controlli ripetuti, con apposite convenzioni, per garantire un miglior funzionamento degli apparecchi televisivi».

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