Ravenna, digitale terrestre. I problemi non finiscono mai

“Sono  passati quattro mesi dal fatidico  switch off  che avrebbe dovuto segnare il passaggio  definitivo dal sistema analogico  al digitale terrestre a  Ravenna. Il passaggio al digitale avrebbe dovuto   portare al  miglioramento della ricezione e ad un aumento dei canali disponibili e dei programmi”. Lo ha detto il sindaco Fabrizio Matteucci, che prosegue: “Ma a causa del protrarsi  dei problemi tecnici,  il passaggio sta continuando a penalizzare  un’ampia fascia di utenti ravennati”.

“In particolare continuano ad esserci difficoltà di ricezione dei programmi regionali di Rai 3,  rendendo impossibile a molti cittadini  la visione del Tg dell’Emilia Romagna  e consentendo, nella migliore delle ipotesi, la visione dei tg di altre regioni ( ad esempio del Veneto).  So che l’8 aprile è in programma una nuova riunione del tavolo Rai-Regione Emilia Romagna per fare il punto della  situazione.

Colgo l’occasione per dire che le cose non sono affatto cambiate.

Questi problemi tecnici ledono il diritto dei cittadini di  accedere all’informazione pubblica garantita dalla Rai”.

 

“E mortificano l’impegno di chi lavora ogni giorno  per garantire un’informazione seria e corretta.  La mancata soluzione di questi problemi è ancora più grave in un momento come questo.  A Ravenna e in altre realtà dell’Emilia Romagna  il 15 e il 16 maggio si voterà infatti per le amministrative. A maggior ragione quindi il   servizio pubblico è chiamato a svolgere il suo dovere di informare nel rispetto della  par condicio  di tutte le forze politiche  in campo”.

“Auspico – conclude il primo cittadino – che tutti i problemi siano finalmente risolti e che i cittadini possano continuare ad essere informati su quello che avviene nelle loro città.  Anche i cittadini di Ravenna e dell’Emilia Romagna pagano il canone. E’ una discriminazione inaccettabile, come ho scritto anche, il 29 gennaio,  in una lettera aperta indirizzata  al Presidente della Rai, Paolo Garimberti e al Direttore generale, Mauro Masi senza avere avuto risposta”.

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