Televisione digitale a Modena, sale la protesta

Il passaggio al digitale terrestre sta creando problemi in città. Gran parte dei modenesi continua a ricevere Raitre Veneto, tanto che lo stesso sindaco ha protestato. Ma questo è niente: per qualcuno l’annunciata rivoluzione sta trasformandosi in un incubo. Tanto che il Codacons sta pensando di chiedere una riduzion e del canone Rai. “Ci avevano promesso che, con il semplice acquisto di un decoder, avremmo visto molti più canali… Bugie, non riusciamo più a vedere neanche quelli che si vedevano prima. In alternativa ora riceviamo solo piccole emittenti che trasmettono in continuazione il gioco del lotto, la cartomanzia o la vendita di tappeti di giorno e il telefono porno di notte”. Questo è il tenore delle telefonate giunte al Codacons. “Ci segnalano anche che, oltre ad avere speso decine di euro per acquistare un decoder per ogni televisore, è ora necessario ricorrere ai tecnici per riposizionare antenne, ampliare la ricezione attraverso l’installazione di schede per ricevere il segnale da Barbiano di Bologna o da Serra” spiega Fabio galli dell’associazione che si occupa dei diritti dei consumatori. Sebbene siano stati stipulati tariffari per la messa a punto degli impianti – con la collaborazione delle associazioni di categoria – c’è chi approfitta della confusione per presentare conti astronomici o consigliare l’acquisto di decoder costosissimi quando, con una antenna ben funzionante, potrebbe bastare un ricevitore digitale da poche decine di euro. “Un condominio di 20 famiglie ci ha inviato un preventivo di un tecnico ha chiesto loro più di 1500 euro per ripristinare la visione di quanto prima vedevano regolarmente e bene – prosegue Galli – Una coppia di anziani ha scoperto che il proprio televisore non avendo la presa scart non è utilizzabile. Ad oltre 80 anni, devono ricomprarsi il televisore, per poi correre il rischio di dover spendere del denaro per integrare l’antenna. E pensare che era stato reclamizzato come un passaggio indolore dal punto di vista economico e migliorativo”. Il collegio legale del Codacons sta studiando le iniziative da prendersi oltre a quella di chiedere una riduzione del canone Rai per chi non vede uno o più programmi della Rai stessa. Nel frattempo il Codacons ha deciso di costituire un coordinamento di protesta (800 050800).

Fonte: Gazzetta di Modena
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