Gabanelli risponde alla Sbressa: “Abbiamo prove, documenti e filmati”

Le informazioni diffuse domenica da Report sulle imprese di Ilaria Sbressa “provengono da documentazioni ufficiali, acquisite presso ministeri della Pubblica amministrazione, da informazioni raccolte dagli stessi manager dei ministeri competenti, da interviste e testimonianze degli stessi dipendenti che hanno lavorato per mesi nelle aziende della signora Sbressa, e le cui affermazioni sono state ulteriormente verificate analizzando documenti e filmati prodotti dallo stesso canale ABC”.

Lo puntualizza Milena Gabanelli che replica così alle accuse di diffamazione che le sono state mosse, dopo la puntata di domenica del programma, dall’editore di Abc Ilaria Sbressa, che, insieme con il marito Andrea Ambrogetti, ha annunciato di aver depositato alla procura della repubblica di Roma due querele con una richiesta complessiva di 35 milioni di euro di danni. Per quanto riguarda le informazioni sui rapporti tra la signora Sbressa e Antonio Cannalire, uomo di fiducia del banchiere Massimo Ponzellini, prosegue Gabanelli, “sono agli atti dell’inchiesta sulla BPM, oggetto della Procura di Milano.

E’ agli atti anche il ruolo che ha avuto Cannalire nel favorire la dott.ssa Sbressa nel percepire il finanziamento di 300 mila euro alla sua azienda. Un finanziamento per il quale è emerso anche un interessamento dell’ex ministro Paolo Romani. Nelle copiose intercettazioni – continua – emerge chiaramente anche il rapporto in essere tra la sign.ra Sbressa e Cannalire e l’attività di lobby effettuata dal braccio destro di Ponzellini in suo favore presso istituti finanziari e Enti pubblici quali la Consip dove è stato depositato il format delle famigerate ‘Pillole del sapere’, che sono state pagate 39 mila euro l’una come mostrano i documenti trasmessi”. Report, conclude Gabanelli, “ha chiesto più volte un’intervista alla dottoressa Sbressa su quanto aveva raccolto nel corso dell’inchiesta giornalistica. La Sbressa non solo non ha mai risposto, ma ha messo in atto tutte le tecniche possibili per evitare un confronto nel quale avrebbe avuto ampiamente modo di raccontare il suo punto di vista. Di quanto detto, abbiamo ovviamente prova filmata e documentale che ci riserviamo di produrre nelle sedi opportune”.  In merito poi alla legittimità con cui sono stati concessi i 300 mila euro alle azienda della Sbressa, aggiunge poi Milena Gabanelli,

“Report ricorda che Antonio Cannalire per le opposizioni sollevate dai responsabili degli uffici crediti, è arrivato addirittura a minacciare di morte i dirigenti della Bpm se non si fosse sbrigata celermente la sua pratica. Proprio questa minaccia è stata determinate per far emettere nei suoi confronti l’ordinanza di custodia cautelare”.

E sempre su questo, continua, “in un’intercettazione si fa cenno anche di un intervento dell’ex ministro Paolo Romani, che ‘avrebbe fatto pelo e contro pelo’ se non fosse stata soddisfatta la pratica. Proprio il filmato del matrimonio dove tra gli invitati emergeva la presenza tra molti altri anche del Ministro Paolo Romani, è stato giudicato di alto interesse pubblico e investigativo – sottolinea la giornalista- in quanto prova dei suoi stretti legami con l’imprenditrice. Sulle modalità di acquisizione del filmato- conclude- Report respinge fermamente e con sdegno le accuse di ricettazione, ed è pronto nelle sedi opportune a rivelarne le modalità di acquisizione”.

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