MipTv 2011. A Cannes parte l’era della tv on demand

Televisione dove e quando vuoi. È la tendenza emersa all’ultimo MipTv, il mercato internazionale della tv appena concluso a Cannes. A sostituire il palinsesto omologato arriverà presto la tv on demand dove sarà l’utente a decidere cosa guardare, quando e dove farlo.

Una rivoluzione epocale che impone agli addetti ai lavori di adeguarsi rapidamente alla nuova tendenza che si tratti dei grandi operatori televisivi, delle aziende che realizzano programmi, o di quelle che producono gli oggetti per trasmetterli (televisori, set top box, tablet, console, etc.).

Presto sugli scaffali dei grandi store compariranno schermi tv dotati di tutte le funzioni dei browser, da lì il passo successivo sarà la nascita di nuovi contenuti molto più differenziati. In questa direzione si è già mosso Youtube che ha annunciato l’investimento di 100 milioni per produrre contenuti originali per il web, mentre i grandi produttori, da Fox a Hbo, da Abc alla Rai hanno iniziato a trasmettere i loro programmi sul web per poi renderli visibili anche su dispositivi mobili come l’Ipad.

In Germania il canale televisivo Zdf ha già messo a disposizione del pubblico intere trasmissioni on demand su Ipad, cellulari, pc e connected tv. Lo stesso hanno fatto gli operatori telefonici, da Vodafone a Orange a Sfr.

Dalla Francia arriva invece la proposta della Skillstar che a Cannes ha presentato una nuova tecnologia acquistata dalla rete M6, che consente al pubblico di partecipare ai giochi televisivi attraverso i computer.

In Italia Telecom ha lanciato Cubovision (foto), set topbox che consente la visione dei canali del digitale terrestre sia gratuiti che a pagamento così come il collegamento al web per Youtube, ma anche per vedere film, serial e documentari.

I dati confermano la tendenza. Nel 2010 i programmi on demand hanno registrato un incremento del 24% con un giro di affari pari a 5,6 miliardi di dollari, cifra che secondo gli analisti dovrebbe arrivare  a 13,7 miliardi nel 2015.

Niente più tv da salotto dunque, ma una moltiplicazione degli schermi basata sul “chiedi e ti sarà dato” che ha già fatto registrare un incremento del consumo di televisione pari, secondo le stime di Eurodata, al 7% nell’ultimo anno.

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