“Un’emittente televisiva in media per ogni regione, più quelle che potenzialmente potranno mettersi in gioco strada facendo, lanciano una vera e propria sfida: dimostrare – sottolinea ancora l’imprenditore – che stringendosi insieme in una sorta di network possono dare vita ad una copertura nazionale e ‘reggere’ la portata di un programma come questo. Potrebbe rappresentare una vera e propria innovazione in grado di rivoluzionare le modalità di fare comunicazione televisiva”.
“Vogliamo ringraziare Sandro Parenzo e tutte quelle emittenti ed editori – commenta il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti – che hanno voluto raccogliere il testimone lasciato cadere dalla Rai e hanno deciso di impegnarsi per consentire a milioni di italiani di continuare a vedere un programma che avevano liberamente scelto di guardare e che, assai meno liberamente, gli è stato sequestrato. Piaccia o no, chi trasmetterà il programma e chi lo guarderà saranno parte di una nuova idea di servizio pubblico. In ogni caso – conclude Giulietti – siamo sempre in attesa di un ‘ravvedimento operoso’ da parte della Rai: tra oggi e domani ci comunichi in quale rete trasmetterà il programma di Michele Santoro”.