Pier Silvio Berlusconi dice no ad asta frequenze tv

Sarebbe sbagliato fare un’asta al posto del beauty contest per assegnare le frequenze televisive. Lo afferma il vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, secondo cui “pensare a un’asta non solo sarebbe ingiusto e iniquo, perchè in tutta Europa si è proceduto con assegnazione gratuita. Ma sarebbe anche non realistico: per il business televisivo – sottolinea – il vero problema non sono le frequenze, ma i pesanti investimenti per creare contenuti competitivi di livello.

Lo dice il mercato, non noi”. “Fino a oggi – spiega Berlusconi in un’intervista alla stampa – tutte le frequenze, vecchie e nuove, Mediaset le ha pagate. E ogni anno versiamo decine di milioni di canone di concessione. E poi perchè crede che Sky si sia ritirata da una gara gratuita? Di certo ha pesato il fatto che oggi investire sulla tv free, vista la quantità di canali e di concorrenza, è estremamente rischioso. Il punto è – evidenzia – che come imprenditori tutti noi abbiamo bisogno di regole certe. Il ministro Passera ha tanti problemi sul tavolo, spero possa studiare il caso a fondo e poi prendere la decisione giusta”.

Per Mediaset, aggiunge il vicepresidente, “nessuna rivoluzione ai vertici. Giuliano Adreani, che è a capo della concessionaria Publitalia, in questa fase sta facendo un lavoro incredibile”. Nessun contrasto poi con la sorella Marina Berlusconi. “Se c’è una persona al mondo – conclude – con cui sono in simbiosi professionale oltre che personale è proprio Marina. Siamo una squadra”.

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