Tale ipotesi di accordo conteneva importanti garanzie sul piano dell’occupazione e della stabilizzazione dei precari, sull’accesso al lavoro, sulla valorizzazione delle competenze, sul mantenimento del perimetro produttivo e sulla riduzione del ricorso agli appalti, e prevedeva il riconoscimento di una somma di 2 mila euro una tantum (mille per il personale con contratto a termine), del 75% del Premio di Produzione 2011 (pari ad ulteriori 1.180 euro) e l’aumento dei minimi stipendiali di 85 euro distinto in due tranche. Prevedeva anche – coerentemente con quanto stabilito nel documento di Impegno Programmatico sottoscritto da tutte le OO.SS. in occasione del precedente rinnovo del 2009 – alcune misure volte a razionalizzare le componenti variabili della struttura retributiva in un’ottica di alleggerimento della dinamica del costo del lavoro e di più equa redistribuzione delle risorse economiche disponibili.
Peraltro la nota situazione di crisi del mercato è stata affrontata attraverso una attenta ottimizzazione di tutti i costi esterni che ha permesso di mantenere la leadership di mercato al gruppo Rai e di poter circoscrivere alla razionalizzazione degli istituti contrattuali e all’alleggerimento della dinamica retributiva gli impatti richiesti per il contenimento del costo del lavoro sul conto economico dell’Azienda per i prossimi anni.
Tali misure sul costo del lavoro, come noto alle OO.SS., rappresentano il presupposto indispensabile per poter mitigare le altrimenti inderogabili misure previste dal Piano Industriale 2010-2012 e dal Piano di Risanamento varati all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione.
Nonostante l’impegno e l’elevata qualità dell’interlocuzione sono emerse all’interno di alcune delle Sigle sindacali difformità di vedute rispetto all’ipotesi d’accordo che era stata delineata e che – nei suoi contenuti economici complessivi – rappresenta il punto di equilibrio più avanzato, oltre il quale rischierebbero di essere rimessi in discussione gli attuali assetti contrattuali che disciplinano i rapporti di lavoro all’interno del Gruppo Rai.
L’Azienda comunque auspica ancora che si possa pervenire positivamente ad una valutazione conclusiva del negoziato ferme restando le compatibilità economiche rappresentate alle OO.SS. e conferma la propria disponibilità in tal senso – dovendosi comunque tener conto della ristrettezza dei tempi a disposizione – prima di riprendere la dovuta implementazione delle misure approvate.