Rai: Codacons, aumento del canone evitabile stanando gli evasori

La Rai vara un piano d’emergenza che comportera’ tagli per 95 milioni di euro, ma non combatte l’evasione del canone speciale, che determina una perdita per la tv di Stato pari a 230 milioni di euro annui, e paga migliaia di euro i calciatori per semplici partecipazioni a programmi come “Ballando con le stelle”. Lo afferma il Codacons, cha rileva: “La Rai taglia le spese e conseguentemente ridimensiona il servizio pubblico, ottenendo anche l’aumento del canone che passa a 112 euro, ma strapaga i calciatori come Bobo Vieri ed e’ immobile sul fronte dell’evasione – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Un comportamento incomprensibile, dal momento che il mancato pagamento del canone speciale, cui sono tenuti per legge tutti gli esercizi pubblici, le sedi di partito, gli istituti religiosi, le navi, ecc., comporta un danno per le casse della rete di Stato stimato in circa 230 milioni di euro annui”.

“Addirittura la Rai, contro il parere dello stesso DG Lorenza Lei, ha rifiutato di fornire al Codacons i dati circa l’evasione di tale tipologia di canone, impedendo all’associazione di contribuire al recupero delle somme dovute – prosegue Rienzi -. Riteniamo inaccettabile che, a fronte dell’aumento del canone, si effettuino tagli di tale portata al servizio pubblico, con conseguente danno per i telespettatori e per i cittadini che finanziano l’azienda”.

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