Spagna, tv pubblica senza pubblicità fa bene alle private

La televisione pubblica senza pubblicità rafforza le emittenti private. Lo evidenzia uno studio della Telecommunication Market Commission (CMT), ente nazionale spagnolo non-profit che monitora il mercato iberico dell’audiovisivo e delle telecomunicazioni. L’ultimo rilevamento dell’ente ha, infatti, rilevato che, da quando il governo Zapatero ha deciso di eliminare la reclame dalle emittenti pubbliche, sono incrementate le entrate di quelle private. Un incremento così deciso che ha spiazzato anche le previsioni degli analisti. I dati raccolti dicono che nel 2010, le tv private hanno incassato 1,93 miliardi di euro, in crescita del 24,8% rispetto all’anno precedente. Lo Studio rileva che, in generale, il totale dei minuti di pubblicità è diminuito del 4,1% a 1,9 milioni di minuti. Le aziende della Tv pubblica hanno incassato 253,25 milioni di euro di advertising con un calo del 60% rispetto al 2009. Un risultato che è dovuto alla legge sul finanziamento di RTVE e la conseguente decisione di vietare gli spot sui canali della Tv pubblica a partire dal gennaio 2010. Se da una parte le emittenti pubbliche perdono introiti, ci guadagnano quelle private che fanno affari d’oro. Le aziende private, infatti, hanno raccolto 540,9 milioni di euro, l’8,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2009. Per quanto riguarda il mercato della pay Tv, nel quarto trimestre il numero degli abbonati erano 4,2 milioni, vale a dire il 5,3% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli incassi degli operatori delle tv a pagamento hanno però perso l’1,3% a 1,37 miliardi di euro. Più specificatamente, la pay Tv su digitale terrestre ha registrato la più forte crescita (127%), seguita dalla Tv via DSL (6,9%) e dalla Tv via cavo (3,2%) mentre il numero degli utenti della Tv via satellite è sceso del 3,9%. Tuttavia le piattaforme satellitari restano leader del mercato per numero di abbonati (1,7 milioni). Dunque, la scelta della Spagna di eliminare la pubblicità sui canali pubblici, proprio come sta accadendo anche in Francia dove è stata adottata la stessa politica, non sembra pagare né dal punto di vista economico né da quello degli ascolti. E così il mito di una tv senza pubblicità sembra proprio destinato a crollare.

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