Tra quelle mura che ancora ordorano di studi televisi di un’altra epoca, tra scene dismesse, cabine di regia mandate in pensione dal digitale e telecamere da modernariato anni ’80, riparte dal sfida di Roberto Artigiani: «Ho affittato un canale Sky e da qui trasmetto programmi nazionali con la Mc Television, la mia nuova emittente. Ho deciso di non farmi stritolare dal digitale terrestre che segnerà la fine di centinaia di emittenti». Le mura
Perché dice che sara la fine delle piccole tv private?
«E’ chiaro il perché. Trasmettere sul digitale terrestre richiede investimenti di milioni. Le faccio un esempio: con Telemondo avevamo 44 canali e per andare sul digitale sarebbe stato necessario cambiare tutti i ponti di trasmissione e sostenere un costo da 50 mila a 150 mila per ciascun canale. Poi sarebbe stato necessario cambiare tutte le telecamere e tutta la strumentazione per andare in digitale. Se fossimo rimasti in piedi la fine era quella del fallimento».
Che fine hanno fatto quei canali?
«Io non c’entro più nulla con la società. Comunque gran parte li ha presi Mediaset, alcuni La7 e qualcosa è rimasto in mano al socio che rilevò tutto e che si dice farà qualcosa con Telemondo dal senese».
La sede invece ce l’ha lei?
«Eccola. Sì, ho deciso di rilevarla, facendo un mutuo che mi costa sacrifici. Un po’ perchè è davanti ad un’altra mia proprietà. Poi avevo voglia di fare qualcosa, di ripartire. E riparto da Sky che è il futuro. Ho affittato il canale 941 e da qualche mese abbiamo iniziato a trasmettere ovviamente programmi nazionali perché il pubblico non è più quello della Valdera ma il mondo intero. Su questo canale trattiamo di nautica, turismo, hobbystica, collezionismo, auto e moto d’epoca. La nostra forza è quella di essere in chiaro e di catturare un buon interesse degli sponsor».
L’obiettivo?
«Comprare il canale. Poi si vedrà».
Sicuro della scelta fatta?
«Sicurissimo. Il digitale terrestre divorerà gran parte delle emittenti locali, quelle che resteranno si indebiteranno. Telemondo la porto nel cuore, con le sue inziative, gli spettacoli qui in studio, i personaggi le cui foto sono ancora appese nei nostri uffici. Ma il futuro è un altro».