“Anche se titolare del passaggio e’ il Ministero dello sviluppo economico – ha affermato Vinti -, la Regione vuole accompagnare il sistema umbro in questa delicata fase”. L’assessore ha ringraziato le associazioni di categoria che “hanno concordato un prezziario degli interventi che e’ il piu’ basso in Italia: il venticinque per cento in meno della Toscana ed il 10 per cento in meno rispetto all’Emilia Romagna, con tariffe particolarmente agevolate per le fasce protette”. “Avvertiamo le preoccupazioni degli utenti – ha detto ancora l’assessore -, e per questo abbiamo chiesto ed ottenuto collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati. Sul sito della Regione, oltre che su quelli di Confartigianato e Cna, saranno pubblicati i nomi delle imprese artigiane che aderiscono al protocollo d’intesa e che dunque saranno tenute all’applicazione del prezziario concordato”.
Regione ed Associazioni di categoria hanno concordato che, per favorire i cittadini, e in particolare gli anziani e le fasce deboli della popolazione, e’ necessario prevenire possibili forme di informazione ingannevole e tutelare i cittadini da attivita’ commerciali scorrette e eventuali azioni e prestazioni eseguite da installatori mendaci o abusivi non in possesso della prescritta abilitazione professionale. Il protocollo, inoltre, vuole fornire un servizio di assistenza che offra garanzie di semplicita’, correttezza ed economicita’ delle prestazioni, e che rispetti, anche nelle situazioni piu’ complesse, modalita’ di intervento caratterizzate da accurate e definite valutazioni preventive. “Il tutto – ha aggiunto Vinti -, per offrire all’utenza un servizio di base che sia trasparente, che comprenda un’adeguata informazione da parte delle Associazioni di categoria, degli Amministratori condominiali e immobiliari e della Regione Umbria nelle modalita’ piu’ opportune ed appropriate. In questo quadro non semplice bisogna purtroppo aggiungere che ad oggi il Governo ancora non a provveduto all’assegnazione delle frequenze necessarie alle emittenti televisive che dunque ancora non possono concretamente muoversi per l’adeguamento dei propri sistemi di trasmissione, ne’ possono effettuare sperimentazioni del servizio”