Diva Universal: “Donne nel mito – Leni Riefenstahl” chiude lo speciale giochi olimpici

Nel mese conclusivo dei Giochi Olimpici di Londra 2012, Diva Universal (SKY – Canale 128) dedica l’ultimo appuntamento della serie Donne nel mito – Speciale Giochi Olimpici a Leni Riefenstahl, figura controversa e poliedrica, che il Canale festeggia proprio nel giorno dei 100 anni dalla sua nascita (22 agosto 1902).

L’appuntamento è per mercoledì 22 agosto alle ore 13:55.

Donne nel mito – Speciale Giochi Olimpici è un viaggio alla scoperta delle figure femminili che, per diversi aspetti, hanno legato il loro nome alle Olimpiadi (da Sara Simeoni a Novella Calligaris, da Nadia Comaneci a Ondina Valla).

“Donne nel mito” è la serie di brevi pillole prodotte da NBC Universal Global Networks Italia per svelare l’altra parte della storia, quella scritta dalle donne, rivelata dalle sue protagoniste: da Lady Diana a Maria Callas, da Jacqueline Kennedy a Margaret Thatcher. Vite straordinarie ed intense di figure femminili che hanno saputo toccare i cuori e suscitare l’ammirazione del mondo. Un compendio dedicato alle donne di sempre e raccontato con l’eleganza che contraddistingue il Canale.

DONNE NEL MITO – LENI RIEFENSTAHL

Ballerina, attrice, regista e fotografa nata a Berlino il 22 agosto 1902.

Nonostante la riluttanza del padre, Leni si dedica alla danza, alla pittura e al teatro grazie alla madre che intuisce il grande talento della figlia. Diviene ben presto un’affermata ballerina ma, a causa di una fragilità articolare che la rende soggetta a frequenti infortuni, Leni si affaccia alla cinematografia: il suo primo film è “La montagna sacra” diretto da Arnold Fanck (1926) mentre esordisce alla regia con “Das blaue Licht” nel 1932, in un periodo in cui la regia era affidata quasi esclusivamente a uomini.

Con l’affermarsi del nazismo, la Riefenstahl è sempre più attratta dalla figura del Führer: legge il Mein Kampf e ascolta nel 1932 un discorso di Hitler tenuto durante un raduno elettorale della NSDAP, a seguito del quale decide di chiedere un incontro con lui. L’interesse è reciproco e Hitler chiede alla Riefenstahl di girare un cortometraggio in occasione del congresso del partito, che si sarebbe tenuto a Norimberga nel settembre 1933, per celebrare l’ascesa al potere dei nazisti. Hitler propone alla Riefenstahl di girare un nuovo film in occasione del successivo raduno del settembre 1934. Leni accetta a patto che quello sia il suo ultimo lavoro per il partito – non voleva che l’identificazione del suo nome con la propaganda nazista la ostacolasse come attrice. Vede così la luce “Triumph des Willens” (“Il trionfo della volontà”, il titolo fu scelto da Hitler) che il Führer definisce una «incomparabile glorificazione della potenza e della bellezza del nostro movimento nazionalsocialista». Il film vince tra gli altri il Gran Premio all’Esposizione internazionale Arts et Techniques dans la Vie moderne di Parigi del 1937, consacrando così la Riefenstahl come la prima regista donna a ricevere riconoscimenti internazionali.

Nel 1936 Hitler affida alla Riefenstahl la realizzazione di un film celebrativo delle Olimpiadi di Berlino di cui Leni è anche produttrice (fu creata una Compagnia fantoccio con a capo la Riefenstahl per evitare che il governo comparisse come produttore). Il film, “Olympia”, è l’esaltazione della corporeità e della bellezza dello sportivo ed è sicuramente riconosciuto come il lavoro più importante della regista che le vale anche la Coppa Mussolini come miglior film alla 6ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 1938. Richard Cortiss, critico cinematografico del Time, ha affermato nel 1993: «Tutto lo sport ripreso per la televisione deve qualcosa a Olympia».

Durante la Seconda guerra mondiale Leni si trasferisce in Polonia come corrispondente di guerra al seguito delle truppe tedesche, per documentarne la vittoriosa avanzata. La sua amicizia con il Führer dura 12 anni: sui suoi rapporti personali con Hitler non è mai stata fatta piena luce, tanto che spesso si sono anche avanzate ipotesi su una relazione tra i due. Tuttavia il rapporto tra Leni e Hitler si incrina quando il fratello della regista, Heinz, muore sul fronte russo. Finita la guerra, la Riefenstahl viene arrestata e condannata come collaborazionista a tre anni di carcere, è processata quattro volte per le sue attività filonaziste e sempre assolta, perché giudicata non coinvolta in attività di guerra o di sterminio.

Negli anni sessanta Leni si dedica alla fotografia in Africa e nel 1972 è una tra i fotografi accreditati alle Olimpiadi di Monaco (nel 1976 è anche ospite d’onore ai Giochi di Montreal).

Nel 2002 Leni Riefenstahl realizza il suo ultimo film, un documentario di riprese sottomarine intitolato “Impressionen unter Wasser” (Meraviglie sott’acqua). All’inizio del 2003, a centouno anni, sposa il suo collaboratore Horst Kettner e pochi mesi dopo muore nella sua casa di Pöcking (Baviera).

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