Diva Universal festeggia le donne con “Il secolo delle donne”

L’altra Storia, quella al femminile, in un percorso lungo un secolo. In occasione della Festa della Donna, Diva Universal (Sky – Canale 128) porta sul piccolo schermo Il Secolo delle donne, il documentario prodotto dal Canale e arricchito da preziosi materiali d’archivio di Cinecittà Luce, Rai Trade, BBC e NBC nonchè dalle opinioni di esperti del settore e storici.

L’appuntamento è per giovedì 8 marzo alle ore 21.00.

IL SECOLO DELLE DONNE: il documentario

Dalla società di massa a quella dei media, dalla donna “specchietto della potenza maschile” al “movimento delle suffragette”, dal decoro dei pizzi e dei merletti all’emancipazione post-bellica, dalla Bella Époque a quella dello show business.

Sono queste alcune delle tappe che hanno segnato il percorso della donna nel Novecento, un viaggio fatto di lotte e contraddizioni, tra conquiste della scienza e nuovi simboli della modernità.

L’800 aveva posto tutte le premesse per un’epoca, il 900, che sarà poi definito “il secolo visuale”: «la radio, il cinema e la massiccia circolazione della pubblicità danno vita ad un secolo in cui è la vista il senso prevalente», racconta Enrico Menduni, storico dei media.«Sono grandi attrici, sono femmes fatales, sono protagoniste del teatro come lo erano state una volta del melodramma e protagoniste anche dello spettacolo.»

È così che il corpo femminile diventa un simbolo di distinzione sociale, di differenza di classe, di status. Secondo Bonizza Giordani Aragno, storica della moda, «Più l’uomo è ricco e potente, più la donna veste. Vediamo che addirittura pare che cambiasse fino a 14 volte al giorno l’abito.»

Ancorate alle rigide convenzioni (maschiliste) del tempo, nella prima fase del Novecento le donne non godono ancora di alcun diritto politico o civile: la sfera pubblica viene loro negata, come anche l’esercizio delle libere professioni, la laurea, la parità salariale e sessuale, il diritto ad affittare un immobile o di godere di un proprio conto corrente postale o, ancora, la possibilità di decidere delle sorti dei propri figli.

Il fenomeno dell’inurbamento prima e l’urgenza della Guerra Mondiale poi segneranno le tappe storiche verso l’affermazione delle donne nella società. «Se la diva va al fronte a fare gli spettacoli per le truppe o a visitare in trincea quelli che muoiono, la donna comune diventa operaia, diventa bigliettaia del tram – continua Menduni – e quindi la sua idea è molto più muscolare, meno eterea, è una donna che deve essere forte deve avere il coraggio di un uomo e qualche volta anche di più.»

Per la prima volta la donna sostituisce l’uomo in tutto e per tutto. È l’alba di una nuova era.

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