Ospiti eccezionali quelli dell’edizione 2012 del Festival, raccontata dalle telecamere di Sky Arte HD. Si passa dal giallista Carlo Lucarelli al rocker di Correggio, Luciano Ligabue: un successo i suoi romanzi, osannati anche dalla mitica Fernanda Pivano. E ancora Claudio Magris, Melania Mazzucco e l’ironica capacità di leggere il presente di Massimo Gramellini. Ma anche l’intensa interpretazione della società di Zygmunt Bauman.
Bando ai formalismi, alle conferenze vecchio stampo: il Festival di Mantova è un simbolo di freschezza e immediatezza, alieno a tutte le pesantezze che spesso zavorrano l’ambiente della cultura. Chiacchierate informali negli angoli più suggestivi della città: l’impressione di trovarsi a tu per tu con vecchi amici, sorseggiando un tè o bevendo un aperitivo, per conversazioni che coinvolgono e stupiscono.
Ci si sente a casa, a Mantova. Ed è questo il segreto del successo di un Festival nato “dal basso”, per iniziativa di otto cittadini. Che hanno studiato modelli di analoghe esperienze all’estero, hanno lavorato per mettere in relazione eccellenze locali e modelli internazionali; hanno tessuto una rete di contatti e opportunità capaci di offrire alla propria città, e all’intera comunità, un appuntamento unico e irripetibile.