Luisa Ranieri torna con le storie di donne umiliate dalla violenza maschile in “Amore Criminale”

Luisa Ranieri torna a raccontare storie di donne “sommerse” ed umiliate dalla violenza maschile. Sei nuove puntate in prima serata per cercare di aprire una piccola crepa nel muro di silenzio che spesso nasconde la brutalità o la furia omicida di chi quelle donne diceva di amarle. Su Rai3 da venerdì 9 novembre alle 21.05.

In Italia, ogni giorno, fra le mura domestiche delle nostre case molte donne subiscono una violenza da parte di un uomo. In quelle case probabilmente un televisore è acceso. E altrettanto probabilmente racconta di amori e famiglie felici

La nuova serie di Amore Criminale vuole provare ad aprire una piccola crepa in questo muro di silenzio per arrivare alle donne che subiscono violenza e agli uomini che la perpetuano.

Agli altri, alla maggioranza che serenamente vive i propri affetti, cresce i propri figli con la gioia e l’affanno di una vita non sempre facile, Amore Criminale vuol dire di non girare lo sguardo. Perché quelle violenze parlano di noi…

È questa la “mission” del programma condotto, per il secondo anno consecutivo, da Luisa Ranieri, 6 nuove puntate in onda su Rai3 a partire da venerdì 9 novembre, per raccontare storie di donne sommerse e umiliate dalla violenza maschile. Questa volta in prima serata.

L’idea del programma è nata nel 2007 dalla lettura di una ricerca dell’Eures – Ansa che ha fotografato l’emergenza delle donne vittime della violenza maschile. Da allora Amore Criminale ha raccontato più di cento storie di donne strappate alla vita dalla mano omicida di chi diceva di amarle.

Ogni puntata è dedicata al ricordo di una donna uccisa. Il racconto è affidato alla docufiction che ricostruisce una storia d’amore trasformatasi in delitto. Le persone più vicine alla vittima, familiari, amici, colleghi, avvocati, forze dell’ordine, magistrati alternano la loro voce a contrappunto dei fatti accaduti.

Ogni volta la cronaca viene riletta attraverso un’analisi psicologica dei sentimenti alla base degli accadimenti. Ogni volta si partecipa a un viaggio che va dall’incontro dei protagonisti, alla nascita del conflitto nella coppia, alla dissociazione omicida.

Al centro delle puntate, non saranno le storie note di cronaca a cui il pubblico si è assuefatto, ma quelle di gente comune, uomini e donne appartenenti a un’Italia invisibile, fatta di vite normali all’improvviso frantumate dalla gelosia, dalla perversione, dalla violenza.

Dalla vicenda di una madre eroica uccisa per aver avuto il coraggio di denunciare l’uomo che ha abusato della sua bambina, alla storia di una donna  vittima di un amante “zelig”, dalle molteplici identità; dall’ordinaria manifestazione del reato di stalking ai danni di tante donne, all’induzione alla prostituzione di giovani ragazze rese schiave.

Attraverso il programma, dunque, anche una fotografia  della famiglia nel nostro Paese e della condizione della donna.

Perché portare un tema così delicato in prima serata? “Perché – spiegano gli autori – la contabilità del femminicidio non smette di crescere e c’è bisogno di fermare questo fenomeno facendo informazione e prevenzione. Solo nel 2012 sono state uccise più di 100 donne. Pullulano libri sull’argomento, film e fiction sul tema ma l’immediatezza della fruizione televisiva può avere un impatto più efficace.”

La spirale dell’odio si può fermare. E la nuova edizione di Amore Criminale prova a raccontare, perciò, anche storie di donne che ce l’hanno fatta a spezzare la catena della violenza e a salvarsi. Le protagoniste di queste piccole vittorie quotidiane hanno deciso di partecipare ad Amore Criminale per raccontare in prima persona, con intensi interventi in studio, come si sono salvate.

Sperando di lanciare un messaggio di speranza anche a tutte le altre donne che possono trovarsi attualmente a sopportare la stessa situazione, senza vedere una via di uscita.

Durante la messa in onda delle precedenti serie di seconda serata sono giunte alla trasmissione richieste di aiuto da parte di tante donne alla ricerca di strumenti operativi più veloci. Per questo in studio, accanto alla conduttrice Luisa Ranieri, sarà presente, per la prima volta, un avvocato esperto sul tema, Geraldine Pagano, che offrirà informazioni utili per tutte le mogli, compagne, figlie che subiscono violenza e vogliono portarsi in salvo.

In ogni appuntamento, inoltre, l’informazione per come attivare l’accoglienza nei Centri Antiviolenza e la richiesta di aiuto alle Forze dell’Ordine.

Nelle 6 puntate, accanto alle protagoniste delle storie, l’intervento di un volto maschile: un attore, che leggerà una delle pagine degli atti giudiziari legati alla storia principale di Amore Criminale.

Hanno aderito – in ordine di apparizione nelle puntate – Flavio Insinna, Vincenzo Salemme, Ennio Fantastichini, Ugo Pagliai, Antonio Catania e Roberto Herlitzka.

A corredo della narrazione in studio saranno proiettate le immagini di alcuni fotografi e pittori che con le loro opere hanno raccontato l’universo femminile.

 

PRIMA PUNTATA

Al centro della prima puntata la vicenda di Teresa, o come l’hanno ribattezzata le cronache dei quotidiani, “Mamma coraggio”. Una donna forte e tenace che muore nel settembre del 2010 a Napoli per aver  denunciato insieme alla figlia gli abusi sessuali subiti da quest’ultima. Una storia che ha profondamente scosso l’opinione pubblica e che ha commosso chi conosceva Teresa,  ma anche chi ne ha appreso  la vicenda  dai giornali. Ma chi è Teresa?  Teresa è una giovane donna, che dopo un matrimonio naufragato a Santo Domingo, decide di tornare nella sua  Napoli e  qui crescere al meglio le sue due bambine tra le mille difficoltà che una mamma separata può incontrare.  A seguito di una denuncia anonima, un uomo viene accusato di aver abusato di due ragazzine, una delle due è proprio la  figlia di Teresa.  Dopo anni di silenzio, la ragazzina  decide di testimoniare nel processo e Teresa – sconvolta e addolorata-  è al suo fianco. Il processo si conclude con una condanna esemplare, quindici anni di carcere. Ma dopo il processo Teresa verrà fatta uccidere per pagare il coraggio di aver voluto chiedere giustizia per sua figlia.

Venerdì 9 novembre  21.05 Rai3

 

SECONDA PUNTATA

Nel secondo appuntamento con “Amore criminale” sarà raccontata la storia di Addolorata o, come la chiamavano in casa, Ada. Una donna protettiva e affettuosa con i figli, che trova la morte nel settembre del 2011 a Monopoli (Bari) nell’estremo tentativo di difendere il suo sogno di famiglia.

Come accade a molte donne, pur di tenere in piedi il matrimonio, Ada nasconde a sé e agli altri la fotografia reale dell’uomo che ha accanto. Meglio fingere che prendere decisioni drastiche. Meglio soffrire in silenzio che coinvolgere altri nel baratro della propria infelicità.

Ada conosce suo marito Domenico, giovanissima. A 18 anni scappa di casa per coronare il suo sogno d’amore. Domenico, quattro anni più di lei, fa l’elettricista, sarà il suo primo e ultimo amore… A 19 anni Ada si sposa e l’anno successivo arriva il primo dei loro tre figli.

Domenico, fin da subito, non si sente soddisfatto tra le mura domestiche e manifesta a tutti il suo disprezzo per Ada, guardando le altre, facendo espliciti apprezzamenti alle molte donne che incontra, fino a spingersi oltre. La situazione diventa insopportabile per la donna, che decide di separarsi da Domenico, ma non sa che questa decisione le sarà fatale…

Venerdì 16 novembre 21.05 Rai3

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