Su Rai Storia: “Viaggio in Italia” – Abruzzo

In occasione del passaggio al digitale terrestre dell’Abruzzo, Rai Storia, il canale di Rai Educational,  propone una programmazione speciale dedicata alla Regione Abruzzo, da lunedì 14 maggio, nella fascia delle 20.00, su Digitale Terrestre e TivùSat.  Ogni sera dal lunedì al venerdì,  “Viaggio in Italia – Abruzzo” racconta le tradizioni, le storie, i primi reportage alla scoperta della regione attraverso i filmati delle Teche Rai, ma anche attraverso le voci e le immagini dei film di famiglia in Super8 raccolti nell’Archivio Audiovisivo della Memoria Abruzzese nato nel 2004 all’interno dell’Università di Teramo e diretto dallo storico Guido Crainz. Le piccole memorie inedite si uniscono allo sguardo della tv degli anni ’60 e ’70 per mostrare il ritratto di una regione impervia ma operosa, ricca di cultura e tradizione, apparentemente isolata ma pronta alla corsa allo sviluppo e all’accoglienza. Scene di vita di gente comune insieme alle storie di abruzzesi illustri per raccontare luoghi di rara bellezza.

Lunedì  14/5 LA TERRA SI AMMALA MA NON MUORE TRADIZIONE E INNOVAZIONE IN ABRUZZO
Un percorso che prende il via dalle radici agresti e pastorali per giungere allo sviluppo industriale della regione e al contributo alla ricerca dato dalla costruzione del laboratorio di fisica nucleare del Gran Sasso. Volti di pastori segnati dalle intemperie raccontano la transumanza delle greggi verso le regioni più calde, il lungo cammino sui trattori e la solitudine notturna. I filmati in Super8 raccontano degli antichi mestieri, di ramai, ceramisti, tessitrici e della vita senza mezzi di trasporto meccanici. Uno dei primi reportage realizzati dalla Rai è del 1955 e racconta l’economia abruzzese (mancanza di strade, prima ferrovie, creazione di una centrale elettrica) con gli occhi di un giornalista inglese inviato a raccontare la scoperta del petrolio a Pollutri.
Infine, in uno speciale del 1988 il regista Giuliano Montaldo racconta l’idea del prof. Zichichi di sfruttare gli scavi autostradali per creare il  laboratorio del Gran Sasso.

Martedì 15/5 LA PIÙ BELLA E LA PIÙ BRAVA D’ABRUZZO
Puntata dedicata alla figura e al ruolo della donna nella società abruzzese. Come recitava il titolo del concorso in voga negli anni ’50, non bastava la bellezza, le donne d’Abruzzo aspiranti al primato dovevano essere brave in cucina, saper ricamare, cantare e imbandire una tavola. Dalle braccianti agricole, raccontate nel documentario di Ugo Zatterin del 1958, La donna che lavora, alle donne Frattura, da Tv7 del 1965, rimaste le uniche abitanti della frazione di Scanno dopo i disastri della guerra e la povertà che ha costretto i mariti all’emigrazione. Nel 1977 le donne abruzzesi non sembrano però isolate né rassegnate nel chiedere pari diritti degli uomini nelle fabbriche, come racconta il documentario del ’77, Si dice donna, di Tilde Capomazza.

Mercoledì  16/5 TERRA DI SANTI E DI POETI Celestino V, D’Annunzio, Flaiano, Silone
Un omaggio a quattro grandi personaggi legati all’Abruzzo. Papa Celestino V e gli eremi in cui soleva meditare, Gabriele D’annunzio e i luoghi che ispirarono le sue opere, Ennio Flaiano e la sua Pescara, con riprese che lo ritraggono con i più gradi intellettuali con cui collaborò. Infine, Ignazio Silone racconta quanto le radici culturali abruzzesi e la sua vicinanza alla povertà, abbiano segnato le sue scelte politiche e letterarie.

Giovedì  17/5 L’ABRUZZO IN CAMMINO Storie di emigrazione
L’Abruzzo è una delle regioni che ha maggiormente subito lo spopolamento di intere zone a causa dell’emigrazione. La ricerca di lavoro li ha spinti in Europa (basti pensare all’alto numero di abruzzesi presenti nella tragedia di Marcinelle) ma anche in Canada, Venezuela e Stati Uniti. Vari servizi degli anni ’70 si occupano del problema intervistando lavoratori che hanno deciso di tornare e famiglie disgregate dalla partenza degli uomini. I super8 dell’Archivio Audiovisivo della memoria abruzzese ci mostrano come le famiglie emigrate abbiano ricreato i loro piccoli mondi familiari nelle nuove città, portando con loro abitudini e tradizioni: dal modo di vestire alla cucina.  Testimonianze  fondamentali per raccontare un fenomeno sociale assi importante.

Venerdì 18/5 TEMPO DI VACANZE
Nonostante l’isolamento vissuto fino agli anni ‘60 circa, l’Abruzzo ha saputo valorizzare le montagne e i 130 kilometri di costa di cui dispone. Gli sport invernali e gli itinerari in mezzo alla natura rappresentano la maggior offerta turistica che negli anni la regione ha potenziato. Mentre i servizi di programmi come Nord chiama Sud (1974) si chiedono come migliorare le reti alberghiere e l’accoglienza in località come Rivisondoli, Pescocostanzo e Roccaraso, i Super8 amatoriali mostrano le nuove modalità di fruizione del tempo libero delle famiglie e dei giovani.

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