Firmato l’accordo per la richiesta di cassa integrazione in deroga ai sette giornalisti dell’emittente televisiva Reggio TV, che aveva minacciato la riduzione del personale del 50 percento.
Ieri sera, nella sede del Sindacato Giornalisti della Calabria, in via Biagio Camagna 28, a Reggio Calabria, è stato, infatti, firmato l’accordo approvato il 1° febbraio scorso dall’assemblea dei redattori dell’emittente televisiva reggina, al termine di una trattativa avviata circa otto mesi fa.
A sottoscrivere l’accordo, per il Sindacato Giornalisti della Calabria: il segretario regionale Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, il presidente della Consulta Sindacale, Andrea Musmeci, e l’avv. Mariagrazia Mammì dell’Ufficio Legale; per Rtv: l’editore Giuseppe Lamberti Castronuovo, amministratore unico di “Alfa-Gi Produzioni Editoriali Integrate srl”, il direttore responsabile di Reggio TV, Francesco Antonio Chindemi, e il fiduciario di redazione, Maria Melania Lingria.
L’azienda sta attraversando un momento di estrema criticità dovuto ai costi di gestione legati agli onerosi investimenti nel nuovo stabilimento di Campo Calabro che, da alcuni anni, risultano nettamente superiori ai ricavi, per via della contrazione del mercato pubblicitario, aggiuntasi alle vicende connesse alle interferenze ed all’assegnazione delle frequenze del digitale terrestre che, nell’estate scorsa, avevano avuto come epilogo la clamorosa decisione dell’editore Eduardo Lamberti Castronuovo di sospendere le trasmissioni.
Reggio TV, che occupa attualmente sette giornalisti con contratto nazionale Fieg-Fnsi, dopo aver dichiarato un’eccedenza di personale pari al 50 percento, ha accolto la richiesta del sindacato dei giornalisti che prevede il mantenimento di tutti i posti di lavoro, attraverso l’applicazione della cassa integrazione guadagni in deroga nella misura del 40% dell’orario con riduzione verticale (intere giornate non lavorate), ad esclusione del direttore, per il quale è stata concessa la deroga orizzontale al fine di garantire un adeguato controllo rispetto alla messa in onda dei contenuti prodotti per i notiziari.
La durata dell’ammortizzatore sociale è fissata in dodici mesi, prorogabili di ulteriori 12 dopo opportuna verifica delle parti sociali, e prevede che eventuali deroghe all’orario concordato, per essere valide, debbano essere sottoscritte dalle parti firmatarie dell’accordo.
Sindacato e azienda hanno, inoltre, convenuto sull’opportunità di un monitoraggio, con incontri periodici a scadenza trimestrale, al fine di verificare l’applicazione dello strumento che agevola il mantenimento dell’occupazione, salvaguardando le professionalità. L’azienda si è anche impegnata, nel caso di superamento della crisi, a richiamare il personale già impiegato alle precedenti condizioni contrattuali. In occasione dell’assemblea di Redazione, l’editore si è, infine, impegnato a soddisfare le spettanze arretrate nel più breve tempo possibile.