Digitale terrestre: l’audiovisivo francese si divide sull’assegnazione dei canali bonus

Ore dure per il governo francese che dovrà prendere importanti decisioni riguardanti il digitale terrestre di 2° generazione. In questo senso ha deciso di far slittare al 2016 l’assegnazione dei canali bonus free-to-air che era prevista per la fine dell’anno.

Meglio, quindi, ritardare l’attribuzione di questi canali ai broadcaster storici Tf1, M6 e Canal+, piuttosto che perdere la grande sfida della Dtt in alta definizione.

Sulla decisione del governo ha sicuramente pesato la posizione della Ue, secondo la quale l’assegnazione dei canali bonus agli incumbent violerebbe le norme sulla concorrenza.

 

I canali tematici pay del cavo e del satellite, riuniti nell’Associazione ACCeS, hanno sottolineato che l’arrivo dei nuovi canali in HD sottrarrebbe entrate pubblicitarie proprio ai canali tematici a pagamento, già danneggiati dalla rigida politica remunerativa dei distributori che li valorizzano al ribasso.

Il passaggio a un nuovo standard di compressione DVB-T2, che consentirebbe di offrire una quindicina di canali supplementari, solleva quindi già delle riserve.

“Al momento – ha spiegato l’associazione – non ne abbiamo bisogno perché il 60% delle case non riceve più la Tv analogica”, ricordando che “tutte le famiglie si sono ormai dotate dei dispositivi tecnologici necessari per lo switch-off”.

Il Consiglio dell’audiovisivo dovrebbe quindi aprire un nuovo dossier e, secondo le proprie valutazioni, ci vorrebbero almeno dieci anni perché l’HD su digitale terrestre possa diventare una realtà.

Bisogna poi vedere se il Parlamento si piegherà a questa nuova esigenza vista la riluttanza con la quale ha votato la legge del 2007. Canal+ avrebbe già fatto sapere di essere pronta al passaggio all’HD, ma ovviamente l’abbonamento ai nuovi canali sarà più costoso.

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