DTT: 123 famiglie ravennati contro la Rai il 18 luglio al Tar del Lazio

ravennaIl Tar del Lazio ha fissato l’udienza per la discussione della class action contro la Rai per imporre al concessionario del servizio pubblico radiotelevisivo di rimediare al disservizio della cattiva ricezione del segnale del digitale terrestre nella provincia di Ravenna. L’appuntamento è per il prossimo 18 luglio alle 12. Lo rende noto l’avvocato Andrea Maestri che ha assistito gratuitamente le 123 famiglie ravennati firmatarie della class action che confidano così di vedersi riconosciuto il diritto, a fronte del pagamento del canone, di ricevere il segnale tv secondo gli standard previsti dal contratto di servizio.

All’azione collettiva, la prima e unica in Italia su questo tema, ha aderito anche l’associazione di consumatori Cittadinanzattiva Emilia-Romagna.

I cittadini che non hanno sottoscritto il ricorso ma che si trovano nella stessa situazione dei ricorrenti – ricorda Maestri – «possono intervenire nel processo da noi attivato davanti al Tar di Roma entro 20 giorni prima dell’udienza di discussione, quindi entro e non oltre il 27 giugno prossimo». Quindi la platea dei ricorrenti potrà allargarsi fino all’ultimo minuto o quasi, consentendo a tutti coloro che vogliono aderire e che finora non hanno avuto notizia o conoscenza dell’iniziativa, di prendere parte a questa azione collettiva.

Il ricorso, se accolto, consente di imporre alla Rai di rimediare al disservizio del digitale terrestre entro il termine che il Tar indicherà. «Se vinceremo il ricorso – spiega ancora l’avvocato – potremo poi agire in sede civile, davanti al Tribunale Ordinario, per il risarcimento dei danni, tenendo come unità di misura l’importo del canone pagato per un servizio che non ci è stato garantito secondo gli standard contrattuali».

Chi volesse aderire alla class action può telefonare allo 0544.30187, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 fino a venerdì 21 giugno e non oltre, per consentire di organizzare gli atti da depositare in tempo utile (cioè entro il 27 giugno) al Tar di Roma.

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