Alla fine a festeggiare, tra le lacrime, i coriandoli sparsi sul parquet e il tradizione taglio della retina, è Kentucky. Al «Mercedez-Benz Superdome», gremito da 70.913 spettatori, i Wildcats conquistano il titolo NCAA, l’ottavo della loro storia, il primo dal 1998, sconfiggendo Kansas per 67-59 (la finale del torneo di basket NCAA va in onda, in replica, su ESPN America HD martedì 3 aprile alle ore 20.00).
E regalando al loro coach John Calipari la gioia più grande, che attendeva da una vita (fino a ieri non aveva mai vinto il titolo pur centrando in quattro occasioni la Final Four). A recitare da protagonista, in casa di Kentucky, è stato ancora una volta la matricola Anthony Davis, sicura prima scelta assoluta al draft NBA 2012, premiato a fine gara come miglior giocatore (Most Outstanding Player).
Pur realizzando solo 6 punti (4 su 5 dalla lunetta), un solo canestro dal campo su 10 tentativi, Davis ha messo a referto ben 16 rimbalzi, 5 assist, 6 stoppate, 3 recuperi, rivelandosi sotto canestro un muro quasi invalicabile per gli avversari. Il peso dell’attacco è invece ricaduto su Doron Lamb, miglior realizzatore dell’incontro con 22 punti, Marquis Teague e Michael Kidd-Gilchrist, in doppia cifra rispettivamente con 14 e 11 punti. Kentucky ha ottenuto il massimo vantaggio sul 39-21 a 2’59’’ dall’intervallo, chiuso sul 41-27, e ha saputo poi resistere al ritorno di Kansas, che si è materializzato con un parziale di 13-3 a 1’38’’ sul punteggio di 62-57.
A Kansas, che fallisce l’assalto al quarto titolo (sarebbe stato il secondo nelle ultime cinque stagioni) non bastano i 18 punti di Thomas Robinson. La festa questa volta è tutta per Kentucky e per John Calipari, l’uomo che ha seminato, sofferto, e poi esultato per il traguardo di una vita.
