L’ 8 settembre 2014, su La5 –, tutti i giorni – dal lunedì al venerdì, alle ore 17.00 ,arriva “A cuccia di cuori”, un nuovo programma dedicato agli amici degli animali in cui si racconta la vita di cani e gatti che rimangono soli o vengono abbandonati, finendo nei canili gestiti dall’Enpa – l’Ente Nazionale Protezione animali – che si prende cura di loro nell’attesa di un’adozione.
Nel corso della trasmissione veterinari, educatori e volontari si dedicano con professionalità e amore all’assistenza di tutti gli ospiti del rifugio: cani e gatti, ma anche criceti, tartarughe e conigli, per offrire loro un futuro migliore e una famiglia.
Il programma vuole pure far comprendere quanto sia importante scegliere l’adozione nei canili, piuttosto che l’acquisto di animali nei negozi. Un’adozione responsabile e consapevole.
“A caccia di cuori” è un format coinvolgente, che mira all’educazione dei padroni, prima che a quella dei nostri amici a quattro zampe. Tante le storie proposte con animali e volontari protagonisti di racconti veri e appassionanti, carichi di speranza.
Una trasmissione che risponde ai dubbi di chi si avvicina con curiosità al mondo ancora inesplorato dei canili, in cui le storie di questi animali, documentate dall’inizio alla fine e narrate dalla voce di uno speaker e da quelle dei veri protagonisti, sono filo portante di questo appuntamento quotidiano: conoscere chi li ha adottati, entrando nelle loro case, come conferma ultima di quel tanto atteso “lieto-fine” cui i migliori amici dell’uomo hanno il diritto di aspirare.
Secondo i dati Eurispes, quattro italiani su 10 vivono con un animale. Il 39,4% degli italiani ne ha almeno uno in casa, mentre il 60,6% non ne possiede. In particolare, il 27,5% ha accolto in casa propria un solo animale e l’11,9% più di uno
Un terzo (33,4%) ha un gatto. Pesci e tartarughe sono presenti nel 4,9% e nel 4,7% dei casi, mentre presenze solo leggermente meno rilevanti sono quelle di uccelli (4,1%), conigli (2,1%), criceti (1,6%) e rettili (0,8%).
Un format coinvolgente, in cui si pensa all’educazione dei padroni prima che a quella degli animali.