Il presidente dei senatori e segretario regionale siciliano dell’Udc Gianpiero D’Alia, in un’interrogazione al Senato indirizzata al presidente del Consiglio Mario Monti e ai ministri per lo Sviluppo Corrado Passera e Coesione territoriale Fabrizio Barca, chiede “se la Regione Siciliana abbia tutti i presupposti in regola, come programmazione regionale e capacità di spesa, per poter pienamente utilizzare risorse comunitarie a sostegno dell’emittenza locale, come fatto da molte regioni. In caso contrario è necessario capire quali altri iniziative si possono intraprendere per superare il gap che si è venuto a creare tra regioni che già hanno attinto a finanziamenti europei per sostenere il settore e altre, come la Sicilia, che su questo fronte sono in ritardo o peggio inadempienti”.
“Non possiamo consentire che il passaggio alla nuova tecnologia soffochi la realtà televisiva siciliana – spiega D’Alia – che, con oltre cento emittenti, rappresenta la regione con il più alto numero di testate. In più le tv locali assumono particolare importanza anche per il ruolo responsabile che svolgono a garanzia del pluralismo dell’informazione”. “Questo epocale passaggio tecnologico – conclude D’Alia – non può avvantaggiare solo le emittenti televisive più robuste, capaci di rinnovarsi e rimanere sul mercato nonostante la crisi economica. Infine è necessario garantire il futuro occupazionale di tanti lavoratori impiegati nel settore”.