La recessione attesa per il 2012 peserà come un macigno sul mercato pubblicitario e sul settore editoriale-televisivo. Gli analisti di Piazza Affari, infatti, informa Milano Finanza, ipotizzano una diminuzione non inferiore al 3,2% della raccolta pubblicitaria. Ciò significa che se il 2011 si chiuderà con investimenti per 8,3-8,4 miliardi (in calo del 3-3,5% rispetto agli 8,6 miliardi nel 2010), nel 2012 per la prima volta si rischia di scendere sotto 8 miliardi. Una prospettiva in un certo senso figlia dei dati poco confortanti relativi all’ultimo trimestre di quest’anno. E se poi si tengono in considerazione le previsioni ancora più pessimistiche elaborate da alcuni broker stranieri, ci si può spingere a prevedere per il 2012 una flessione del 4-5%. Il che equivale a stimare una raccolta di 7,88-7,92 miliardi. Numeri che editori, centri media e concessionarie non vedevano da molti anni. E’ in questo scenario che si dovranno muovere i quattro principali gruppi televisivi: Rai, Mediaset, Sky Italia e T.I.Media.
Sono tutti in fermento: in autunno un famoso canale tv mondiale arriverà gratis sul digitale terrestre
Discovery Channel, il canale bandiera del gruppo Warner Bros. Discovery, lanciato quaranta anni fa negli Stati Uniti dal visionario fondatore John...