Domenica 14 settembre in prima serata arriva in prima tv su Italia 1 “Hunger Games”, il film che all’esordio americano ha registrato gli incassi più alti di tutti i tempi (oltre 152 milioni di dollari nel primo weekend), oltre a diventare una pellicola-manifesto delle nuove generazioni “social”.
In un futuro fanta-politico alla Orwell, la nazione di Panem è formata dalla ricca Capitol City e da 13 distretti circostanti. Ogni anno, come punizione per aver scatenato la ribellione anni prima, in ogni distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza di età compresa tra i dodici e i diciotto anni per partecipare agli Hunger Games, un evento nel quale i partecipanti (detti anche “tributi”) devono combattere per sopravvivere. La selezione avviene tramite una cerimonia chiamata “mietitura”, che consiste nel pescare da un’ampolla un biglietto tra i tanti nomi dei candidati. Uno solo vince. Uno solo sopravvive.
Il kolossal diretto da Gary Ross che ha consacrato nell’immaginario Jennifer Lawrence, è costato 78 milioni di dollari e ha incassato in totale 691.247.768 dollari. L’attrice ha tentennato ad accettare la parte per 3 giorni: alla fine il “sì” le ha portato nelle tasche 500 mila dollari. Nel 2013 il film ha conosciuto un sequel con “Hunger Games-La ragazza di fuoco” (2013): dopo il successo del primo capitolo, Lawrence ha percepito 10 milioni di dollari, 20 volte di più rispetto al debutto accettato con qualche dubbio. Per interpretare la protagonista, Katniss Everdeen, Lawrence ha rinunciato a partecipare al film “Le belve” di Oliver Stone (al suo posto è subentrata Blake Lively). Emma Roberts, Chloe Grace Moretz e Shailene woodley sono tra le attrici prese in considerazione ad interpretare la protagonista nel caso Lawrence avesse rifiutato la parte. Il rocker Lenny Kravitz fa parte del cast senza aver partecipato ad alcun provino; tra gli altri volti noti spiccano Woody Harrelson, Elisabeth Banks, Donald Sutherland (quest’ultimo ha chiesto al regista d’inserirlo nel cast citandogli “Orizzonti di gloria” di Kubrick in un’accorata lettera). La storia è tratta dal romanzo omonimo di Suzanne Collins, sebbene le differenze siano molteplici. Le riprese sono state effettuate in North Carolina.