Per i 90 anni di Franco Zeffirelli, nato il 12 febbraio 1923, Sky celebra la lunga carriera del grande regista italiano: lunedì 11 febbraio alle 22.10, in prima visione assoluta su Sky Arte HD (canale 130 e 400) va in onda Discovering Zeffirelli, un ritratto del Maestro dai suoi inizi, come assistente di Luchino Visconti, fino all’affermazione come regista d’Opera, teatro e cinema.
Il documentario inglese, diretto da Lyndy Saville e girato nel 2011, ricostruisce il percorso umano e professionale di uno dei pochi registi italiani che ha saputo conquistare i più grandi attori sia del teatro che del grande schermo, da Laurence Olivier a Elizabeth Taylor, da Maggie Smith a Richard Burton, il quale disse che si sarebbe fatto tagliare un braccio pur di lavorare con lui.
E’ lo stesso Zeffirelli, attraverso una intervista raccolta nella sua casa romana, a ripercorrere le fasi più importanti e significative della sua straordinaria vita e carriera: dall’infanzia difficile vissuta lontano dai genitori agli studi di disegno presso l’Accademia di Belle Arti e poi di Architettura a Firenze; e poi ancora i ricordi della guerra e dell’occupazione, l’incontro con Visconti, i primi lavori teatrali – tra i quali la prima rappresentazione italiana di “Un tram che si chiama desiderio” di T. Williams, “Sabato, domenica e lunedì” con Joan Plowright e Laurence Olivier – ai quali seguì il grande successo all’Old Vic, dove mise in scena Romeo e Giulietta. Era il primo regista italiano chiamato a lavorare nello storico teatro londinese e il trionfo su quel palcoscenico continuò: la versione cinematografica della storia d’amore più nota al mondo fu il primo di una serie di successi straordinari. Indimenticabili “Molto rumore per nulla”, il film con la coppia esplosiva Burton – Taylor, “Fratello Sole, sorella Luna”, la titanica impresa di “Gesù di Nazareth” , girato in nove mesi tra Tunisia e Marocco con una troupe di 120 persone, e poi “Otello”, interpretato da Placido Domingo, che con Zeffirelli ha condiviso molti altri successi.
Al termine del documentario Zeffirelli commenta: “Mi avete fatto ripercorrere la mia vita nel suo splendore e questo un po’ mi spaventa. Quando ripenso a tutto ciò che ho fatto resto senza parole. Cosa mi ha spinto? Cosa mi ha portato a fare tutte queste cose importanti e ad avere tanto successo? Ecco, io non lo so. Ho la sensazione che ci sia un sorta di equilibrio nella vita, per cui se perdi qualcosa da giovane, la riavrai più tardi. L’importante però, è avere fiducia nella vita”.