L’assemblea dei giornalisti de La7 “torna a chiedere chiarezza sulla vicenda della cessione dell’emittente, ancora nebulosa”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Comitato di redazioned della testata. “Per ben due volte infatti – prosegue il documento dei giornalisti di La7 – sono stati riaperti i termini per la presentazione delle offerte per la tv e le sue infrastrutture (ripetitori e frequenze), e si sono allungati i tempi per individuare il futuro proprietario”.
“I giornalisti, preoccupati dalle voci ricorrenti su cordate raffazzonate e aspiranti acquirenti privi di profilo editoriale e televisivo e dalla prospettiva di una separazione della tv dalla rete di trasmissione, auspicano – prosegue la nota sindacale – che Telecom Italia, come assicurato dal presidente Franco Bernabè, scelga per La7 un editore vero, con un piano industriale e le risorse necessarie per l’ulteriore rilancio dell’emittente, che ha dimostrato negli ultimi anni, grazie proprio al Tg e all’informazione prodotta dalla redazione, le sue potenzialità sul mercato pubblicitario”.
“L’assemblea dei giornalisti de La7 – prosegue il comunicato – esprime grande preoccupazione per gli ultimi conti di Timedia, dovuti alla scelta di affidare all’esterno la realizzazione di programmi ad alto costo e basso rendimento, anche di natura giornalistica e chiede all’azienda e alla direzione spazi in palinsesto per prodotti di informazione, peraltro già annunciati, da realizzare, con risorse professionali interne”.
“I giornalisti de la 7 chiedono – come si sono impegnati a fare i vertici aziendali nell’ultimo incontro con Fnsi, Asr e Cdr- di aprire subito il tavolo per definire rapidamente le questioni rimaste aperte, su tutte – conclude il documento assembleare – quelle relative all’accantonamento del Tfr, alla corretta applicazione del Contratto nazionale di lavoro e degli accordi aziendali”.