Il primo giorno creò lo Spazio e la Terra, il secondo il Cielo, il terzo la Terraferma, il quarto le Stelle, il quinto la Vita acquatica, il sesto la Vita sulla terraferma, il settimo si riposò. Ora, dopo miliardi di giorni… ha deciso di distruggere tutto! È questo l’obiettivo di Dio, alias Steve Buscemi, in “Miracle Workers”, la serie tv targata TBS (canale Turner, gruppo WarnerMedia) in onda in prima assoluta da martedì 2 aprile 2019, in seconda serata su Italia 1.
Tratti dal libro di Simon Rich “What in God’s Name”, i sette episodi che compongono “Miracle Workers” cambiano la percezione del paradiso in una chiave surreale, esilarante e dissacrante.
In vestaglia, pantofole e con la barba incolta, Steve Buscemi è Dio come non si è mai visto prima: impegnato in attività apparentemente insulse e stufo di governare il mondo, ne programma la distruzione. Il tentativo di scongiurarla spetta a Craig (la star di Harry Potter Daniel Radcliffe) e a Eliza (Geraldine Viswanathan), che, nei panni di due angeli incaricati di ricevere ed esaudire le preghiere degli umani, lanciano una scommessa al loro capo: se riusciranno a far innamorare un uomo e una donna l’uno dell’altra, la Terra sarà salva.
Una serie che negli Stati Uniti ha raccolto entusiasmanti riscontri dalla critica (“Allegra e sempre ben fatta. Non c’era cast migliore” dal Los Angeles Times, “Eccentrica ma divertente” dalla CNN, inserita da USA Today nella lista delle 10 serie da non perdere) e che Italia 1 regalerà al suo pubblico in prima assoluta: sette giorni per creare il mondo, sette serate tv per distruggerlo!
“Miracle Workers” è creata da Simon Rich. È prodotta, in partnership con Turner Studio T, da Lorne Michaels e Andrew Singer di Michael’s Broadway Video, assieme a Daniel Radcliffe, Steve Buscemi e Simon Rich stesso.
Di seguito alcune dichiarazioni dei protagonisti di Miracle Workers
SIMON RICH (ideatore): “Miracle Workers non è satira religiosa, è più di un programma esistenziale. Piuttosto, è quello che significa essere un umano sulla Terra: ho sempre sperato di provare a ritrarre una visione del paradiso coerente con la nostra esperienza di essere su questo pianeta e a volte sembra che le cose accadano in modo casuale, irrazionale, ingiusto e orribile tutto il tempo. Così pensai che forse una spiegazione sarebbe che il ‘ragazzo’ di sopra è nel bel mezzo di una crisi di mezza età e che le persone che lavorano per lui sono in un sistema che è irrimediabilmente mal gestito a tutti i livelli. Miracle Workers è un po’ la genesi di tutto questo”.
STEVE BUSCEMI (attore, “Dio”): “Se è stato bello interpretare questo Dio? Sì, e quello che mi è piaciuto di lui è che ha molti problemi: è spesso sopraffatto, confuso e un po’ pigro, ma penso abbia un buon cuore. Penso che a lui piacerebbe che le cose funzionassero, solo è un po’ fuori di testa. Ma la sua idea iniziale era buona: è stato divertente interpretarlo, lui si interessa e coinvolge il libero arbitrio delle persone. Semplicemente non sa come contenerlo o gestirlo e in un certo senso si limita a dare un’occhiata. È un dio che ha qualità molto umane, sì”.
DANIEL RADCLIFFE (attore, “Craig”): “Se uno show del genere mi ha fatto riflettere sull’immortalità? Ci penso costantemente e, anche se a essere sincero non credo particolarmente all’aldilà, se ce ne fosse uno come quello divertente creato da Simon (Rich, ndr) sarei molto contento”.