“Se una farfalla batte le ali a Pechino, a New York si scatena una tempesta. E’ il cosiddetto effetto farfalla, che la letteratura, la meteorologia e la matematica hanno cercato di spiegare fin dagli anni Cinquanta”. Giuliano Amato torna in un programma di Rai Educational, in onda ogni domenica, dal 28 ottobre alle 13.00 su Rai 3, e in replica ogni venerdì, dal 2 novembre alle 20.30 su Rai Storia.
La prima puntata, dal titolo “ITALIA ED EUROCENTRISMO” (domenica 28 ottobre), porrà una domanda: quale futuro attende la vecchia Europa? L’Italia e l’Europa storicamente sono abituate a pensarsi come centro del mondo, anche grazie alla cartografia che così le ha sempre rappresentate fin dai tempi del Mercatore (1569)). Persino definizioni che ancora oggi adoperiamo, come quella di “Occidente” o “Estremo Oriente” fanno riferimento a un mondo prettamente eurocentrico. Oggi le cose sono cambiate e l’Europa si deve ridimensionare perché il mondo è diventato dinamico all’affacciarsi sulla scena di nuovi protagonisti.
Gli equilibri mondiali spiegati e analizzati da Giuliano Amato, che in dodici puntate ripercorre il cammino dei rapporti e delle influenze tra gli attori geopolitici nella storia recente. Per capire come il mondo globalizzato è diventato quello che è oggi, come potrebbe diventare domani, e come ogni battito d’ala, in ogni parte del pianeta, si ripercuota anche su di noi. Rai Educational presenta “Se una farfalla batte le ali”, di Giuliano Amato, Valeria Coiante, Vincenzo Piglionica, in onda ogni domenica, dal 28 ottobre alle 13.00 su Rai 3, e in replica ogni venerdì, dal 2 novembre alle 20.30 su Rai Storia.
Se una farfalla batte le ali a Pechino, a New York si scatena una tempesta: è il cosiddetto “effetto farfalla”, che la letteratura, la meteorologia e la matematica hanno cercato di spiegare fin dagli anni Cinquanta.
L’idea alla base della metafora è che ogni piccola variazione su condizioni iniziali possa provocare grandi variazioni sui risultati finali. Se questa idea si può racchiudere in una formula matematica, e dunque appassionare gli scienziati, può però anche suggestionare il cinema, la letteratura e la geopolitica.
In un mondo ormai globalizzato, possiamo davvero disinteressarci di ciò che accade in paesi che sembrano lontanissimi da noi? O non è piuttosto vero che se milioni di farfalle iniziano a battere le ali in Cina, in India o in Brasile, dobbiamo prepararci ai cambiamenti che arriveranno fino in Italia?
“Viviamo in un tempo nel quale un pollo che ha l’influenza in Asia e una società finanziaria che ha titoli tossici in America possono in pochi giorni sconvolgere il mondo intero – dice Giuliano Amato -. E’ inutile chiudersi in casa, il mondo entrerà anche dalle finestre e farà parte della nostra vita. E’ meglio allora imparare a conoscerlo. E’ questa la prima e più importante lezione dalla crisi, che non a caso segue ora Le lezioni dalla crisi andate in onda la scorsa stagione”.
Dalla suggestiva cornice di Villa Madama a Roma, luogo simbolo dell’Italia che dialoga con i leader mondiali, Giuliano Amato prova a rispondere a queste e altre domande con un viaggio virtuale intorno al globo in dodici puntate, che toccherà paesi vecchi e nuovi, con uno sguardo al passato per capire i nuovi assetti geopolitici.
“Proseguiamo col Presidente Amato un percorso iniziato nella scorsa stagione– spiega il direttore di Rai Educational Silvia Calandrelli -, un viaggio intorno al mondo per capire quanto e come è cambiato, e come sia importante per noi conoscerne i nuovi assetti ed equilibri. Le informazioni, le competenze relative a come funziona il mondo globalizzato sono oggi indispensabili alle nuove figure professionali, che in questo mondo globale devono vivere, muoversi, lavorare, e al sistema paese nel suo complesso. Ma non le insegna nessuno. E’ un vero e proprio buco nero formativo, che bisogna colmare. RAI Educational lo fa con un progetto che ci ha appassionato fin dall’inizio, una bella sfida con le sue evidenti difficoltà, con la quale abbiamo deciso di cimentarci”.
Dall’Europa che si unisce, dimenticando le vecchie divisioni per fronteggiare la crescita di Paesi che un tempo dominava, all’America abituata a pensarsi guida del mondo che deve cambiare il modo di confrontarsi con le nuove potenze emergenti; dalla Russia, che rinasce dopo il crollo dell’impero Sovietico, all’America Latina libera dalle sudditanze coloniali europeiste, meta di investimenti italiani.
Come è cambiato il mondo negli ultimi trent’anni, e quali sono le spinte storiche che lo hanno portato agli assetti odierni? Dobbiamo avere paura delle economie emergenti o, piuttosto, dobbiamo cercare e cogliere le opportunità offerte dalla globalizzazione?
Chi sono i nuovi attori sulla scena mondiale adesso che le vecchie egemonie sono cambiate? Da quando non esiste più la Cortina di ferro, ha ancora senso parlare di Occidente contrapposto all’Oriente?
Un programma per capire meglio il nuovo mondo e cogliere i cambiamenti avvenuti e quelli che verranno, se una farfalla batte le ali.